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MADDALONI- Non solo l’esposizione e la mostra personale a Pechino. Non gli basta la collaborazione accademica, tra l’Accademia delle Belle Arti di Napoli e la Cina. Enzo Elefante raddoppia il suo impegno italo-cinese. Adesso arriva la collaborazione per la promozione dei territori. Ed ecco che spunta una impensabile, ma fattiva collaborazione, per la rivitalizzazione, il recupero e il rilancio di Luxi, citta’ dello Yunan a sud Tibet che ha conservato intatto (anche grazie al suo isolamento) la sua antica conformazione rurale, grazie all’impegno congiunto di artisti e giovani leve del territorio. Si tratta di una Matera in versione cinese. E sullo sfondo nasce anche un gemellaggio tra Luxi e Matera: entrambe custodi di una urbanizzazione e antropizzazione antica e intatta del territorio. Entrambe isolate rispetto ai contesti geografici circostanti. Entrambe diventate scrigni preziosi per una rifioritura che è tutta artistica e culturale. In questo progetto che potremmo ribattezzare “Pechino-Napoli via Matera” c’è un posticino anche per Maddaloni. Gli accademici cinesi hanno visitato Maddaloni e in particolare i Formali. “Prima di partire per matera –spiega e rivela Enzo Elefante- c’è stata una visita che è foriera di progetti possibili. L’idea è importare anche a Maddaloni quel modello di contaminazione culturale che stiamo mettendo in atto a Luxi, che si vuole fare decollare per Matera e che vorremmo nascesse anche per i Formali”. Si tratta di una Maddaloni, vista, studiata e disegnata da occhi sensibili ma totalmente estranei al contesto ambientale. “L’obiettivo vero –precisa Elefante-sarebbe far diventare il centro storico pedemontano lo scenario per l’ispirazioni di giovani artisti cinesi e italiani. Un modo per far capire di quali bellezze disponiamo e che non riusciamo a valorizzare. Ma anche un modo, diciamo un grimaldello, per scalfire l’isolamento culturale e soprattutto la rassegnazione che avvince chi è rimasto su questo territorio. Vedersi con gli occhi dei giovani cinesi e di un territorio in forte rinascita sarebbe un’operazione non solo culturale ma anche motivazionale un sicuro rilancio del nostro bello e depresso territorio”.

Redazione