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MADDALONI- Un manifesto funebre incollato sui muri. Un altro raso terra. Un altro ancora copre lo spazio vuoti tra due plance. Dappertutto i necrologi dominano gli spazi pubblicitari in centro: sembra quasi che a Maddaloni non ci sia vita, attività commerciale o iniziative di altra natura. Si muore solo. Più che un territorio è un mortorio. Così sembrerebbe a guadare gli spazi pubblicati nel centro cittadino e non solo. E pensare che l’ex sindaco Rosa De Lucia ha introdotto un regolamento molto severo che per diversi ha ha funzionato. Spazi esclusivamente dedicati ai manifesti funebri. Separazione netta tra necrologi e aree pubblicitarie. Sanzioni e rimozioni forzate anche a carico dei trasgressori e delle ditte di onoranze funebri. Addirittura place con spazi dedicati. E infine, stop ai megamanifesti: al posto dei vistosi fogli (formato A3, cioè 297 per 420 cm), è ammessa l’affissione di annunci (formato A4) cioè aventi un quarto di ingombro (210 per 297 cm). Eppure non è bastato. Due anni di commissariamento e si è tornati al manifesto funebre selvaggio. Ancora una volta, oltre al rispetto delle regole, manca il decoro e il buongusto. Anche questo è degrado urbano.

Redazione