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Da quando è stata ristretta la sede stradale, il Ponte Vapore trova spazio periodicamente e puntualmente su giornali cartacei e online.
Puntualmente e periodicamente, infatti, autocarri dalle più disparate dimensioni cercano di superare la barriera di new jersey in cemento installata per un’importantissima ragione: inibire il traffico pesante sul ponte per motivi di sicurezza, in particolare, legati ai guard rail.

Ovviamente l’autista di automezzi è sempre stato il “padrone” della strada e pur fregandosene dei cartelli che in maniera chiara ed inequivocabile avvisano che la strada è troppo stretta per lui, si avventura nel tentativo di oltrepassare l’ostacolo pur di risparmiare un paio di chilometri, infrangendo due,tre, a volte finanche quattro regole del codice della strada in un colpo solo. Se gli va bene però. Eh già, perché la barriera è in cemento ed è stata rinforzata con cordoli in ferro. Ovvero: danni, e non pochi, ai mezzi.

E la strada ne è testimone: ai lati della carreggiata non si contano più i detriti del post impatto, vero e propri pezzi di autovetture e automezzi. Qualcuno ha perso parti di carrozzeria. Da qui il cambio nome in Ponte “Demolitore” o “Sfasciacarrozze”. Ma pensare che un camion possa perdere un pneumatico e che lo stesso vada a piazzarsi al centro dell’isolotto spartitraffico è qualcosa di disumano. E pensare che poi successivamente ad un’autovettura possa accadere la stessa sfortuna e tale pneumatico vada a sistemarsi proprio sopra l’altro, è da ultraumano.
Non è che al Ponte Vapore andrebbe sanzionata questa attività di autodemolizioni perché non in regola con lo smaltimento dei rifiuti speciali?
Purtroppo l’inciviltà della gente e dei padroni della strada è al di sopra di qualunque regola. È impossibile militarizzare e pattugliare ogni angolo della città; ma se non si vuole fare di tutta l’erba un fascio è diventato necessario isolare tale inciviltà. I pneumatici non sono arrivati lì da soli, né possono passare inosservati. Se ci sono pochi incivili, dov’erano i civili che hanno visto e osservato?

Redazione On Line