00 4 min 5 anni

NAPOLI- (di Elio Bove) Di positivo c’è solo il risultato. Di negativo la partitaccia di Insigne, riscattatosi per il rigore messo a segno. Lasciamo perdere la prova della squadra. Continua ad essere inguardabile il Napoli di Ancelotti. Al di là delle motivazioni delle due squadre in campo, il Napoli di sicuro chiude in modo opaco questo campionato. Altro che prova di orgoglio, perché sul rigore i dubbi permangono e le ragioni del Cagliari sono fondate. Se fosse successo al Napoli, i social già avrebbero fatto registrare l’impennata massima di commenti negativi contro l’arbitro. Cala il sipario e la confusione tattica della squadra di Ancelotti continua a far discutere. Questo Napoli sarà lo stesso anche il prossimo anno? La cervellotica mossa di schierare una squadra zeppa di mezze punte, non ha precedenti. I calciatori che si pestavano i piedi e la miseria sotto porta, ha fatto del primo tempo del Napoli il più brutto in assoluto di quest’annata.Chissà se Ancelotti è contento e se il suo schieramento in campo è servito per tenere sotto osservazione alcuni calciatori. Misteri di un calcio e di un allenatore che delude per le sue scelte. In palio c’era ancora il secondo posto da raggiungere con la matematica e il pallottoliere. Il Napoli visto nel secondo tempo ha dato prova di come DriesMertenssia da confermare ed anche subito. Il mercato del Napoli, con il secondo posto raggiunto, inizia già da oggi. Il progetto delle plusvalenze è nelle mani del suo confermatissimo allenatore. Sotto con i primi nomi: Lozano e Trippier arriveranno? Se Allan sarà ceduto, il suo posto sarà preso da Barella? Milik va meglio con Insigne o con Mertens? Iniziamo dal centrocampo. Da quando è andato via Hamsik, Fabian Ruiz non funziona più. Senza cervello, il Napoli non va lontano e la grande promessa Fabian potrebbe finire con quel tocco in più, che nel calcio significa rallentare il gioco e consentire all’avversario di prevedere le mosse della squadra avversaria. E’ questo il Napoli di oggi: manovre ad aggirare l’area di rigore, con un ritmo così blando da non vedere mai la porta. Prevedibilità e ritmi contenuti con una manovra molto abborracciata, non fanno bene ad una squadra abituata all’imprevedibilità, a ritmi elevati e a continue verticalizzazioni. La difesa e i cursori di fascia? Dopo il recupero di Albiol, c’è bisogno della sua riconferma e quella di Kalidou Koulibaly. Serve comunque un altro rinforzo centrale. Sulle fasce è tutto da rifare, mentre in attacco il solo Milik non basta. Poi se si punta sul grande centravanti, forse il problema dell’attacco è risolto. Andrebbe benissimo anche il ritorno di Zapata, diventato un vero centravanti grazie a Gasperini. Con qualche chilo in meno e più movimenti da attaccante, oggi Zapata non ha nulla da invidiare a nessuno.

Redazione