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NAPOLI- (di Elio Bove) In data 29 aprile 2019 è pervenuta una segnalazione, acquisita al protocollo della Regione Campania da parte della capogruppo pentastellata, Valeria Ciarambino, una pluralità di irregolarità riguardanti la gestione dell’Asl Napoli 1 centro. Per essere più precisi, bisogna subito capire di che cosa si tratta. Alla base della denuncia dei 5 Stelle vi sarebbe un legame di parentela tra il commissario straordinario dell’Asl Napoli 1 centro e il responsabile di area della ditta Zephyro SpA, aggiudicataria di uno dei cinque lotti milionari della gara indetta da So.re.sa (Società Regionale per la Sanità, una società strumentale costituita dalla Regione Campania) del valore dì € 500 milioni. Si tratta dell’appalto dei servizi di manutenzione e multiservizi degli impianti tecnologici delle strutture sanitarie della Regione Campania. Si apprende, in particolare, che l’originaria commissione di gara è stata sostituita in corso d’opera, quando le buste contenenti le offerte tecniche erano gìà state aperte (notizia verificabile dalla sottoscrizione apposta alle offerte). Pare che questa operazione sarebbe stata preordinata a favorire ditte vicine agli attuali titolari di posizioni di vertice dell’azienda sanitaria Napoli 1 centro. Dalle accuse lanciate, si prende atto che, dapprima le 5 gare sono state tutte vinte dalla ditta Siram e che, successivamente l’appalto è stato aggiudicato alle seguenti imprese: lotto 1. Ditta Sìram; lotto 2. Ditta Siram; lotto 3. Zephyro Spa (amministratore ex dipendente Siram); lotto 4. Gesta Spa (amministratore ex dipendente Siram); lotto 5. Gesta Spa (amministratore ex dipendente Siram). Nel corso della fase attuativa, stando alla denuncia della Ciarambino, con una serie di stratagemmi tecnici tesi ad alterare la quantità di metri quadri sui quali intervenire, la ditta Siram ha proposto una rimodulazione in diminuzione del personale da impiegare, così da comportare una riduzione del 60% del personale impiegato dalle ditte uscenti. La segnalazione riporta altresì la notizia che in alcuni casi i dirigenti dei servizi tecnici delle Asl hanno chiesto chiarimenti, rimasti privi di riscontro, e che gli stessi siano stati “spinti” ad aderire alla gara So.re.Sa sebbene non conveniente economicamente ed anzi con un costo, a carico della collettività, maggiorato del doppio rispetto ai servizi resi dalle ditte uscenti.

Redazione