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NAPOLI- (di Elio Bove) Tanta confusione sulla Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) omologa e eterologa. Molte Asl della Campania sono nel pallone ed alcuni Direttori Sanitari illegittimamente negano il ricorso alla stessa, probabilmente per un’interpretazione restrittiva del Decreto 21/2019 della Regione Campania. Il Decreto nasce in coerenza con l’esigenza di assicurare nel più breve tempo possibile il rispetto dei diritti costituzionalmente garantiti, ma non sempre è così. La Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) consiste in una serie di procedure e tecniche finalizzate alla realizzazione di una gravidanza. Il Servizio Sanitario Nazionale riconosce come erogabili ai cittadini le prestazioni relative alla Procreazione Medicalmente Assistita: ciò vuol dire che i cittadini possono accedere a queste prestazioni nella medesima maniera in cui richiedono e ottengono anche tutti gli altri servizi sanitari o assistenziali erogati dal sistema pubblico. Ogni Regione, a seguito anche delle indicazioni contenute nella legge quadro del settore, cioè la legge 40/04, ha disposto delle procedure e dei costi specifici per le prestazioni di PMA. Eppure in Campania, forse involontariamente, i Distretti Sanitari negano l’accesso alla PMA e, in molti casi, revocano autorizzazioni già rilasciate. Da quando è entrato nella fase attuativa il decreto varato dal Presidente Vincenzo De Luca, nella veste di Commissario alla Sanità per la Procreazione medicalmente assistita, per la prima volta in Campania, è possibile per tutte le coppie accedere alle diagnosi necessarie e ai trattamenti per la fecondazione medicalmente assistita, usufruendo del sistema sanitario pubblico regionale. Adesso bisogna capire il perché di questi rifiuti da parte delle Asl. Beni primari come la vita, la procreazione, la maternità devono essere garantiti a tutti e non solo a chi ne ha la disponibilità economica. Per fortuna, la Regione Campania ha fatto un passo da gigante in fatto di procreazione assistita, che compensa i sacrifici di un percorso fatto di incertezze e di attese.

Redazione