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MADDALONI- Si vede la luce in fondo al tunnel. Rettifichiamo: si vedrebbe la luce in fondo al tunnel delle crisi occupazionale, ma soprattutto finanziaria, che ha tormentato la vita lavorativa, familiare e sociale degli edili dell’Interporto. Ma anche trasformato una questione imprenditoriale in un problema di ordine pubblico con Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza schierata in forze da settime a presidio dei pochi cantieri ancora aperti. Buono il sesto tentativo: da oltre sei mesi, non si contano più i vertici (presso il comune di Maddaloni), all’Interporto, davanti ai cantieri, sui marciapedi. La mobilitazione è finita? Nemmeno per sogno. Tutto quello che è stato deciso, stamattina nel vertice apparentemente risolutore, va presso con il beneficio dell’inventario e coniugato tutto rigorosamente al condizionale. Quindi, in concreto: c’è o ci sarebbe il cronoprogramma di riassunzione degli edili disoccupati e quindi di riapertura dei cantieri e quindi di sblocco della paralisi finanziaria. Numeri e date. Il cinque giugno le imprese Edimo, Grarra e Santucci terranno un vertice sui lavori da esgeuire con l’Ise. il giorno 10 giugno ci sarà il vertice con i sindacati per pianificare il piano riassorbimento o riassunzioni. Ed ecco la prospettiva: tre unità lavorative sarebbero assunte dalla Cacem e tre dalla Calbit. La Gnarra costruzione assumerebbe un manovratore. L’Edimo (che gestirà la costruzione di un capannone di 50 mila metri quadrati) subito assorbirebbe sette unità che, a pieno regione,, diventeranno 20. L’orizzonte temporale di riferimento di tutti questi accordi è il 16 giugno. Complessivamente dovrebbero essere riassunte 30 unità. Restano fuori 10 persone. E per queste ultime, ci sono altre opportunità occupazionale legate alla riapertura del cantiere Leroy-Marlin. Questo è il piano. C’è, al momento, una sola certezza: la mobilitazione degli edili e la loro azione di vigilanza continua fino a quando tutti non torneranno al lavoro.

Redazione