00 2 min 5 anni

MADDALONI- Basta vivere nella fogna. Ma soprattutto basta vivere a contatto per gli effetti della contaminazione ambientale prodotta dal ritiro dei liquami. Si sono ritirate le acque reflue tracimate dal collettore fognario ex Casmez. L’emergenza è finita? No, è continua perchè insieme ai fanghi si stanno e si sono sedimentate sabbie maleodoranti. E il terriccio contaminato è arrivato ovunque: sulle coltivazioni agricole e nelle abitazioni private, lungo le cunette di scolo dell’ex provinciale Nola-Caserta (meglio nota come via Cancello) e ovviamente in tutti gli avvallamenti naturali. Per questo il “Comitato Abc”, impugnando le numerose certificazioni dell’’Uopc (Unità operativa prevenzione e controllo) dell’Asl (che classificato come rifiuto speciale il materiale accumulato sui terreni e soprattutto lungo sul ciglio della strada) ha scritto alle autorità competenti all’Arpac e all’Asl per una verifica del «superamento dei valori delle concentrazioni soglia di rischio (CSR)». L’atto è stato inviato anche al Prefetto, ai Carabinieri della Forestale, al commissario Terra dei Fuochi, alla Procura della Repubblica e alle istituzioni territoriali  è un pressante sollecito per «avviare davvero l’urgente sanificazione chiesta, più volte, dalle competenti autorità sanitarie».

Redazione