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MADDALONI- Ratificato il “divorzio consensuale dalla Buttol”. Sarà la “Di Gennaro spa”, impresa con sede al centro direzionale di Napoli, a gestire il conferimento agli impianti di filiera dei «rifiuti preziosi». Si tratta del ritiro, smaltimento e vendita di carta, vetro, plastica, imballaggi misti e materiali altamente riciclabili. E’ materiale che produce un introito su cui non c’è stato mai accordo in passato. E adesso occhio ai Sir: dai tabulati ne discenderà quanto Maddaloni differenzia; quanto conferisce e quanto dovrà incassare dalla raccolta differenziata vera. E qui si traccerà lo spartiacque tra le vecchie e disastrate gestione dell’ultimo decennio e la nuova. E qui la nuova amministrazione si gioca un pezzo di credibilità, visto che l’appalto con la Buttol è stato ereditato dalla gestione commissariale. Vedremo se il passato non passa o se ci sarà un’inversione di tendenza. Più che le personali convinzioni varranno i numeri. I numeri per la frazione umida sono questi: smaltimento in media di 200 tonnellate al mese. La “Eco Ambiente srl» di Afragola con sede operativa a Caivano e specializzata, tra l’altro, in servizi di igiene urbana e bonifiche gestirà lo smaltimento a 233.87 euro a tonnellata per l’umido e 96.93 per i prodotti di sfalcio. La «piattaforma di trasbordo dell’umido» allestita presso l’ex Foro Boario, non sarà più necessaria. 

Redazione