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MADDALONI- Conoscere per deliberare, argomentare, commentare. Quindici punti per chiarire: ma anche 15 punti per informare, sensibilizzare, sgombrare il campo da illazioni e ricostruzioni arbitrarie. Ecco la nota inviata al Miur e all’Ufficio scolastico regionale (Usr):

Il personale del Convitto “G. Bruno” di Maddaloni, in una nota inviata al MIUR e all’USR, a pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico, precisa che le azioni finora poste in essere affinché sia revocato il trasferimento d’ufficio a carico della DS Pirozzi, lungi dall’essere finalizzate ad una critica dell’operato dei DS che l’hanno preceduta e/o ad una disistima del DS nominato al suo posto, sono esclusivamente dettate da:

1) Tutela della legalità.

2) Riconoscimento delle capacità manageriali, gestionali ed organizzative, oltre che delle  conoscenze e competenze psico-pedagogiche e della propensione al dialogo.

3) Riconoscimento della trasparenza delle procedure, sempre chiare e note, che si è concretizzata, tra l’altro nell’applicazione rigorosa del Codice degli Appalti per tutti gli acquisti.

4) Tutela della continuità dell’azione svolta, vista la oggettiva ricaduta positiva sull’intera comunità scolastica e cittadina.

5) Capacità gestionali avulse da qualsivoglia atteggiamento familistico e/o da favoritismi e disparità di trattamento.

6) Oggettivo riconoscimento della capacità di risanamento economico dell’Istituzione.

7) Comprovata capacità di valorizzazione delle risorse umane finalizzata a calibrare e pianificare i lavori e a definire percorsi formativi che hanno costituito effettivi ambiti e riferimenti dell’azione didattica ed educativa dei docenti.

8) Capacità gestionali finalizzate all’innovazione e al miglioramento  testimoniata da una organizzazione efficiente che ha ottenuto “prodotti” di apprendimento efficaci, come si evince dal RAV (pubblico ed accessibile a tutti).

9) Competenze di relazione col territorio ed in particolare con l’amministrazione comunale con cui si è lavorato in sinergia dando luogo a progetti ed attività dalla significativa ricaduta didattica in tutte e tre gli ordini di scuola annesse al Convitto.

10) Competenze in campo didattico tali da essere punto di riferimento per i docenti anche in occasione della recente riforma dell’Esame di Stato, per il quale ha posto in essere attività di formazione interna.

11) Conoscenza e capacità interpretativa dei riferimenti normativi: individuazione di vincoli e prospettive.

12) Comprovata conoscenza degli strumenti di programmazione e documentazione finalizzati alla corrispondenza e coerenza tra: progettazione collegiale e azione formativa in classe; tra azione didattica e criteri di valutazione definiti a livello collegiale; tra responsabilità collegiale e responsabilità individuale dei docenti.

13) Possesso dei riferimenti culturali utili ad interpretare le esigenze formative del contesto ed a orientare i lavori del collegio.

14) Conoscenza del significato di: Competenza; Programmare per competenze; Certificare competenze

15) Riconosciuta leadership culturale, strategica, educativa e ricettiva.

(Esercitare le funzioni di leader richiede competenza, non soltanto intesa come l’insieme delle skill in campo relazionale ed empatico, ma anche in termini di capacità nel connettere, interpretare, applicare e far applicare tutte le nuove norme in merito all’innovazione didattica che dai diversi contesti culturali e normativi viene richiesta al sistema scolastico italiano).

Redazione