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MADDALONI- Scintille con la Soprintendenza. E’ tutto pronto per l’abbattimento urgente e alla ricostruzione immediata del Ponte Vapore. Manca il placet burocratico all’azione di demolizione da parte della Soprintendenza. E così, tra una carta e l’altra, è congelato l’intervento sull’infrastruttura a rischio crollo, pericolosa per la circolazione veicolare pesante e soprattutto per i treni della sottostante della linea Caserta-Napoli via Cancello. C’è l’approvazione all’unanimità del progetto esecutivo da parte del Consiglio Comunale; c’è il finanziamento (pari a 2,5 milioni di euro) delle nuova opera; c’è la scelta del tipo di infrastruttura da realizzare. Celebrate le conferenze dei servizi (con Telecom, Snam Gas) per la sostituzione dei sottoservizi (acqua, gas e linee telefoniche). E’ stato aperto anche un fascicolo da parte della Procura della Repubblica. Tutto completato in meno di quattro mesi. Ma non è bastato. L’ostacolo insormontabile sembra la certificazione dell’anno esatto di costruzione di un’opera. Un assurdo visto che è stata ricostruita dalla truppe Alleate dopo il 1944. E così, si è riusciti nel capolavoro di far slittare l’avvio degli espropri, dell’affidamento delle opere e della pianificazione dell’apertura dei cantieri, che vista l’emergenza sicurezza in corso, dovranno durare da sei mesi ad un anno.

Redazione