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MADDALONI- La storia infinita. Disposta ancora la chiusura temporanea di due delle quattro sale operatorie dell’ospedale. Le chiacchiere e le promesse stanno a zero. Infatti, il Consiglio Comunale di Maddaloni (quello che lo scorso gennaio votò all’unanimità un’ordine del giorno sul nosocomio) non fa chiacchiere. Anzi, non parla proprio. Coltiva un vero e proprio tabù: eppure tra le sue fila annovera medici, dirigenti sanitari di lungo corso, operatori sanitari, frequentatori di pubbliche e private strutture sanitarie. Facciamola breve: chi tace, acconsente. E gli assenti hanno sempre torto. Quindi il Consiglio Comunale tutto (oltre le strabilianti performance alle ultime provinciali) è politicamente responsabile di “silenzio reiterato e aggravato”. Veniamo ai fatti. Chiudono la «sala operatoria numero due e numero quattro». La disposizione della nuova direttrice sanitaria Antonella Foglia specifica che si tratta di un provvedimento «strettamente necessario per urgenti lavori di ripristino delle condizioni microclimatiche». Pertanto ha organizzato lo «svolgimento degli interventi programmati nella sala uno, mentre l’urgenza sarà assicurata nella sala tre». Per gli annali, gli smemorati e i distratti la storia infinita dell’adeguamento dell’impianto di microclimatizzazione continua: da 12 mesi si rincorrono rassicurazioni sul completamento dei lavori. Ma tutto cominciò nel lontano 2012, Da allora, puntualmente e ogni estate, (dal 2013 al 2018) c’è stato l’annuncio dell’inizio dei lavori urgenti al sistema di aerazione. Nel marzo 2018, a causa della persistenza di infiltrazioni di acqua dal tetto, fu necessario coibentare il tetto e le tubazioni del sistema di condizionamento (causa prima delle infiltrazioni) ma procedere pure alla bonifica degli ambienti contaminati. L’intero blocco operatorio fu chiuso per pochi giorni. Non è bastato: si ritorna a parlare di manutenzione urgente del sistema di areazione.

Redazione