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MADDALONI- “Chi fraveca e sfraveca, nun perde maje tiempo“. Potrebbe essere questa la storia infinita dei lavori iniziati, annunciata, anche avviati e e mai portati a compimenti all’ospedale di Maddaloni. Ne parliamo con l’on. Antonio Del Monaco che è tornato a fare il punto sui lavori in sospeso all’ospedale di Maddaloni.

on. Antonio Del Monaco

Siamo alle solite. All’eterna conta delle cose fatte a metà?

Esiste, tra le cose che sono sospese, il problema di completamento del «ripristino funzionale e ammodernamento dell’impianto di microclimatizzazione del blocco operatorio (atteso dal 2012)».

Doveva essere completato l’intervento entro il 25 ottobre?

Si, ma è sopraggiunto un problema con l’impresa. Ora, è in corso una trattativa, sostitutiva del contenzioso, con le imprese per l’adeguamento (operativo d finanziario) di un intervento che si è rivelato più complesso e oneroso di quello preventivato. Aspettiamo l’esisto. In contemporanea, è garantito la «normalità operativa» e il pieno funzionamento di tre sale operatorie su quattro.

Fin qui, le sale operatorie. E i lavori lasciati in sospeso da anni?

A quasi due anni dall’avvio, si riparte dal completamento della facciata: sbloccati i lavori per il completamento delle tinteggiature, delle pluviali, dei cornicioni del lato posteriore lasciato inspiegabilmente incompleto.

Si rimette mano ai «lavori spezzatino»?

Quelli che preoccupano di più riguardano il Pronto Soccorso e sono stati lasciati a metà. Adesso, il progetto esecutivo della camera calda (per accogliere in sicurezza le persone in pericolo di vita e trasportate da 118 non solo in codice rosso) è approdato finalmente alla fase istruttoria e all’approvazione della direzione generale dell’Asl sebbene si tratti di un intervento atteso dal 2015.

E’ solo uno degli interventi al Pronto Soccorso?

Per un nuovo intervento che si mette in moto, in contemporanea, sono fermi invece i lavori, esecutivi e già finanziati con 300 mila euro, per l’adeguamento dell’area Triage, della zona di ingresso sempre del pronto soccorso, della sala di attesa destinata alla permanenza dell’utenza, per la divisione dei percorsi sporco/pulito dei materiali.

Ma la facciata fatta a metà?

Sono pronti i soldi per il completamento. Tra tutti gli interventi, questo è quello più vicino alla cantierizzazione. E finalmente scomparirà l’ospedale bicolore.

Redazione