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MADDALONI- Imbarazzante e ingiustificabile. E’ facile sparare sui vigili urbani. Ma in quale comune della Repubblica Italiana sarebbe tollerato un comando di polizia municipale privato di auto per pattugliare il territorio? E non esiste giudice del lavoro che non riconoscerebbe le ragioni di chi contesta le “carenti e insicure condizioni di lavoro”. I vigili urbani sono senza radio, senza lampeggianti, senza dispositivi di protezione individuale. E questo già crea un caso. Ma sono soprattutto senza auto di pattuglia. E ora, in caso di incidenti, si rischia di incorrere in reati di omissione e pure di omissione di soccorso. E che succede? I vigili utilizzano le auto private per la rilevazione di incidenti nell’area extraurbana, sulle strade statali e quando è necessario fare rilievo e pure viabilità ausiliaria. E’ accaduto le scorse sere dopo il tramonto. E anche in occasione di sinistri segnalati dai Carabinieri sull’ex statale 265. Altro che soccorso e gestione in sicurezza dei sinistri stradali: gli interventi effettuati dalla Polizia Municipale di Maddaloni, dopo il tramonto, non sono a norma e ad alto rischio per l’incolumità sia degli agenti che degli automobilisti soccorsi. Non è la solita denuncia generica. Il tutto è stato trasformato anche in rapporti di servizio. La situazione ha una dimensione tragica e un risvolto comico: tutto il Comando vigile è costretto a utilizzare una vecchia Fiat Doblò, equipaggiata per i rilievi e omologata per due passeggeri. Quindi o si fanno i servizi di informazione o si rilevano gli incidenti. Se si utilizza il mitico street non si possono fare i servizi di informazione e controllo. Il fatto nuovo è che tutti i settori hanno segnalato l’anomalia e i rischi. Sembra che senza l’approvazione del nuovo bilancio sarà difficile riattivare tutti i contratti di fornitura del nuovo autoparco. E così, la storia durerà ancora a lungo. Vince il discredito di un intero servizio del comune e vincono quanti riescono a proliferare e fare quello che vogliono in assenza di regole e controlli.

Redazione