00 3 min 4 anni

MADDALONI- Una visita lampo, ma non troppo. Oltre all’inaugurazione di fatto, c’è stato il tempo per parlare del futuro immediato e quello prossimo del nuovissimo ospedale di Maddaloni. Un argomento esplicitamente tccato dal sindaco Andrea de Filippo.

LEGGI L’ARRIVO DI DE LUCA A MADDALONI

LEGGI LE DICHIARAZIONI DI DE LUCA

Andrea De Filippo

Sindaco, oltre l’emergenza Covid-19, l’interrogativo posto da tutti è: quale futuro avrà il nosocomio?

E’ stata una visita molto proficua. Ripeto testualmente quanto ha detto da De Luca. “Nell’ambito di altri interventi che ci saranno per le strutture sanitarie casertane, l’ospedale di Maddaloni sarà tenuto in giusta considerazione”.

E’ un punto di ripartenza?

Francamente si. Va detto che la struttura è irriconoscibile: l’ospedale che conoscevamo, cadente e datato, non esiste più. Bisogna abituarsi ad una struttura rinata e totalmente adeguata agli standard più moderni dell’edilizia sanitaria. E questo è un punto fermo che segna una svolta.

Avete parlato del futuro?

Va aggiunto anche che, fino all’autunno, non ha molto senso archiviare l’emergenza. Anzi, ci si prepara per parare i colpi di una possibile recrudescenza dei contagi che ci auguriamo fortemente non ci sia. Ma già è emersa una chiara indicazione: la struttura ospiterà posti permanenti di terapia intensiva. Non è un dettaglio ma un servizio sanitario essenziale. Dopo il robusto investimento l’area di rianimazione diventerà fissa e di riferimento nell’assetto dell sanità pubblica. Si parte da qui. Sono state poste nuove condizioni operative, strutturali, funzionali e logistiche su cui si possono costruire servizi e scenari totalmente nuovi.

Cosa ha detto al Governatore?

Quanto ho ripetuto più volte: il nostro territorio non si è sottratto, con senso di responsabilità, alla chiamata e alla mobilitazione solidale contro l’emergenza. Credo che sia un dato che debba essere riconosciuto all’ammnistrazione, al consiglio comunale tutto e a tutte le forze politiche.

Ma è stata anche una grande opportunità?

Ripeto: sono stati fatti lavori in due mesi attesi da 20 anni. E’ tutto nuovo. Abbiamo avuto l’intelligenza di cogliere un’opportunità sebbene si sia presentata come un’oggettiva difficoltà densa di incognite. E le difficoltà imposte dall’emergenza si sono trasformate in una chance per il rilancio funzionale ed operativo dell’ospedale. Certo stiamo parlando di un percorso da fare, ma sono stati sciolti dei nodi decisivi: la vetustà delle struttura, il suo problematico adeguamento, dl’insediamento di servizi sanitari fondamentali. Tre risultati da cui partire. E non è poco con buona pace di chi faceva il tifo per la dismissione.

E adesso?

Tra l’altro, Stefano Graziano (presidente delle commissione regionale sanità) mi ha confermato la disponibilità ad attivare il tavolo tecnico sull’ospedale di Maddaloni visto che sono maturate tutte le condizioni necessarie. Meglio tardi che mai.

Redazione