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MADDALONI- Passata l’ondata dell’ufficialità, archiviata la visita istituzionale di De Luca e smaltite le dichiarazioni di circostanza restano aperti e irrisolti tutti gli interrogativi sul futuro dell’ospedale di Maddaloni. Uno dei più perplessi sul futuro possibile per il nosocomio e sulle reazioni delle politica locale è stato, fin dal primo minuto, Peppe Razzano fondatore di Città di Idee.

Ha espresso da subito un chiaro disappunto, perchè?

Perchè quella di De Luca è stata una visita mordi e fuggi che, proprio per la sua brevità assolutamente di circostanza, non legittima e non può legittimare le reazioni rassicuranti o addirittura la fiducia nei progetti di inizio del percorso di rilancio come si è potuto leggere in molti comunicati e reazioni a caldo.

Cosa non convince?

Quasi tutto. E mi spiego: è fuori luogo l’elogio delle commissione sanità regionale. Lo è per due motivi: primo, la commissione sanità si era impegnata in un percorso con il territorio; secondo, doveva dare risposte alle richieste formulate dal consiglio comunale.

E invece?

E invece non è accaduto nulla. L’ultima volta che c’è stata una interlocuzione con la commissione sanità della Regione è stato in occasione della rimodulazione del piano ospedaliero regionale che ha conferito il Dea a Sessa Aurunca e Marcianise. Da allora, cioè dal gennaio 2018, sebbene si sia parlato di tavoli tecnici non è accaduto assolutamente nulla. E allora su cosa si fondano gli elogi? Sul nulla. A rigore di logica stiamo parlando di elogi infondati. E su questo politicamente non possiamo tacere.

Perplessità sono emerse anche sulla trasformazione del noscomio in Covid Hospital. Perchè?

Premesso che c’è stato un grande senso di responsabilità adeguato all’emergenza, non si rileva la medesima unità di intenti su quello che deve o può essere il futuro dell’ospedale. C’è bisogno di attenzione, di conoscenze adeguate e di mobilitazione costante. Invece, ci si scuote o ci si sveglia periodicamente con qualche documento oppure in occasione di qualche vista. Questo è l’esatto contrario di quello che bisognerebbe fare.

Ma è un problema di natura politica…

Si certo è anche, o soprattutto, un problema di natura politica. Su questi temi, come i servizi sanitari territoriali e la tutela della salute pubblica, la città e il territorio meritano di più. Più impegno, più coraggio, più unità e più idee chiare.

Anche le dichiarazioni di De Luca sulla terapia intensiva permanente non la convincono?

Premesso che sono stati fatti lavori di ammodernamento dell’ospedale, se fossi il sindaco none esulterei. Serve una struttura ospedaliera non dimensionata sull’emergenza ma sulle esigenze del territorio quindi articolata in più servizi a partire dalla gestione delle urgenze ed emergenze. La terapia intensiva da sola non è sufficiente. Manca il piano di rilancio. Limitarsi ad esultare per la situazione attuale o a presenziare agli eventi istituzionali non basta. Così, si rischia di diventare delle comparse; screditare la rappresentanza istituzionale della città perchè non si è interpreti delle esigenze reali del territorio e dei servizi di cui abbiamo davvero bisogno.

Redazione