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“L’attuale decurtazione del quinto dello stipendio ai medici convenzionati di emergenza territoriale 118, fino a 700 euro al mese per il recupero delle indennità aggiuntive percepite in questi anni indebitamente secondo alcune Asl, avrà conseguenze gravissime. Chiediamo l’intervento del presidente Conte e del ministro della Salute”.

Lo afferma il presidente nazionale del Saues, sindacato autonomo urgenza emergenza sanitaria, Paolo Ficco, per il quale “sarà inevitabile una vera e propria fuga in massa dei medici di emergenza territoriale dal servizio, con quel che ne conseguirà in termini di depauperamento del servizio stesso in un periodo particolarmente critico come questo dell’emergenza coronavirus”.

“I medici in servizio, quanto coloro che aspiravano a ricevere incarichi, – spiega Ficco – si orienteranno di sicuro verso altre attività professionali meno rischiose e più remunerative”.

“Chiediamo l’intervento urgente del Governo, non solo per scongiurare la penalizzazione di un servizio di primaria necessità, quale quello dell’emergenza territoriale, quanto per evitare più in generale gravi disservizi in tutta la sanità pubblica”, conclude il presidente del Saues.

Redazione