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(di Dario Bocchetti) La politica ai tempi del Covid, i comizi ai tempi del Covid, le elezioni ai tempi del Covid.
È ufficiale: il Covid abbindola gli italiani.
Ormai il buongiorno è sostituito dalla domanda “Ma ieri quanti contagi?”
E allora bisogna fare un po’ di chiarezza e mettere in quarantena il populismo che è probabilmente il virus più contagioso.
De Luca è stato incoronato Re della Campania conquistando preferenze ovunque e surclassando il malcapitato Caldoro.
Eppure i sondaggi di dicembre dicevano tutt’altro.
Cosa sarà mai successo?
Niente, anzi, tutto.
È successo che è arrivato il coronavirus ma che fortunatamente non ha fatto strage al Sud Italia.
Perché? Beh, con precisione nessun epidemiologo è riuscito a dare una motivazione esauriente sulla territorialità del contagio, ma non è che se De Luca fosse stato il Governatore della Lombardia non ci sarebbero stati decessi né contagi a Milano, a Bergamo, ecc…
Stessa cosa si potrebbe dire se la situazione fosse stata al contrario.
Indubbiamente c’è stata una capacità politica come azione di controllo, ma la politica in questo caso non deve far altro che eseguire le indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico sulle azioni da intraprendere relativamente alle misure da adottare.
Poi c’è la politica che deve assumersi la responsabilità di garantire un adeguato sostegno alle aziende ed ai professionisti che con le restrizioni hanno avuto un consequenziale stop forzato.
Chest è.
A De Luca vanno i meriti comunque di aver messo in atto una buon piano sanitario ed economico.
Ma il merito principale del Presidente della Regione Campania è stato sicuramente sotto il profilo mediatico.
One man show.
Le dirette di De Luca hanno fatto registrare views da capogiro ed i suoi interventi sono diventati virali. Dal lanciafiamme ai fratacchioni, passando per i cinghialoni a Bugs Bunny, le apparizioni di Don Vincenzo hanno dato vita a meme esilaranti.
Tutta campagna elettorale, e che campagna elettorale.
Allo stesso tempo, però, un buon risultato è stato prodotto.
Quindi? E quindi, come dicevano i latini, in medio stat virtus, ossia la virtù (O la verità) sta nel mezzo.
De Luca non è né il Bateman del lockdown né il Gargamella degli attuali contagi in Campania in netta, costante e preoccupante crescita . È solo un politico che ha saputo approfittare di un momento di enorme tensione con fortuna e con sufficiente bravura.
Ma Bruce Wayne vive nella fantomatica Gotham, mentre Gargamella prosegue goffamente la sua caccia ai Puffi nella mitologica foresta di Pufflandia.

Redazione