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MADDALONI- La storia si ripete. Tanto insopportabili da innescare una raffica di denunce (presso l’Uopc dell’Asl, la polizia municipale). E soprattutto una segnalazione all’Apac. Quella, tra venerdì e sabato, è stata una notte di mobilitazione e di preoccupazione: è tornato di attualità il «caso nube tossica». Cioè l’allarme per le esalazioni nauseabonde, caustiche ed irritanti per le narici, nonché i miasmi pungenti rilasciati dagli opifici e i rimessaggi dei Tir di via Sauda (periferia ovest al confine con Caserta), tutti considerati troppo vicini alle aree residenziali. La mobilitazione è scattata alle 22 di venerdì sera: coinvolto il sindaco Andrea De Filippo, il vicesindaco Bove (in qualità di responsabile della Protezione Civile) e la Polizia Municipale. Allertati per i crescenti disagi causati da improvvisi odori non meglio identificati. Le testimonianza sono state raccolte dal sindaco Andrea De Filippo ha allertato le autorità competenti. «Non basta più annotare -spiega- gli effetti ma serve investigare le cause in maniera certa». Ieri mattina, sono partite le richieste di un intervento ispettivo di Asl e Arpac. Chiesto all’Uopc il controllare la gestione della totalità degli opifici, attività produttive, rimesse per identificare tutte le possibili sorgenti e poi la natura di eventuali inquinanti.

Redazione