00 3 min 3 anni
Angelo Tenneriello

MADDALONI- La «tassa sui morti» sembra proprio che non piaccia a nessuno. L’imposta di scopo (Iscop),  per arginare il degrado e garantire la manutenzione sia ordinaria che straordinaria del patrimonio edilizio del cimitero, affratella maggioranza ed opposizione. La coalizione, che sostiene il sindaco, è favorevole al project financing per il cimitero e all’affidamento dei servizi ad un gestore unico. Ma considera irricevibile l’introduzione di nuovi balzelli così come sono stati proposti. Ed ecco i numeri che non piacciono a nessuno: obolo annuale di 8 euro a loculo, che sale a 20 euro per le cappelle gentilizie (fino a 5 loculi) e arriva a 50 annuali per quelle più grandi . La proposta non piace: va bene il riordino dei servizi di polizia mortuaria, quelli di thanatoprassi, dalle estumulazioni-riesumazioni fino alla lux perpetua. Ma il cimitero non è un bancomat. E una volta tanto maggioranza ed opposizioni parlano la stessa lingua.

Consigliere Tenneriello perchè siete contrari a prescindere?

Nemmeno un centesimo deve essere chiesto. Sarebbe il solito atto persecutorio perché pagherebbero sempre i soliti noti.

Esiste un grave problema di manutenzione del patrimonio immobiliare cimiteriale…

E chi lo nega? Anzi dico che la situazione è grave poiché tre aree o congreghe storiche sono interdette ai visitatori per problemi statici. Ma basta attingere fondi dal cimitero: negli ultimi 25 anni, ha garantito un gettito alle casse comunali notevolissimo dalla vendita dei suoli per l’edificazione della cappelle gentilizie e dalle provvigioni per la costruzione di nuovi nicchiari. In cambio non è arrivato nulla. I fondi mancanti si chiedano ai vivi e alle attività produttive morose.

Tipo?

Basta dare uno sguardo alle criticità, elencate dal servizio ragioneria, per sapere dove trovare i fondi. Dai report semestrali, sul gettito reale rispetto a quello previsto  e sull’evasione, fanno emergere un mancato introito di circa 12 milioni di euro. L’imposta di scopo sulla manutenzione cimiteriale sarebbe un «pannicello caldo» perché il comune non è in grado di riscuote i canoni di locazione evasi (circa 87 mila euro solo nel 2019) dei concessionari del mercato ortofrutticolo e dagli ambulanti e 400 mila euro dalle locazioni degli alloggi comunali. E questa è solo una fetta delle tasse che non pagano i vivi. Lasciamo in pace i morti, che è meglio.

Redazione