00 4 min 3 anni
Ciro Cortese

C’è il contributo di solidarietà per gli assegnatari degli alloggi popolari. E’ una risposta della Regione Campania in difficoltà nel rispettare gli obblighi di pagamento o di rateizzo dei canoni di locazione degli alloggi Iacp. Adesso, c’è una possibilità in più per i morosi che vogliono mettersi in regola. Chiediamo chiarimenti a Ciro Cortese segretario provinciale del Sunia.

A chi spetta e come si accede ai contributi regionali?

E’ uno strumento importante per gli inquilini degli alloggi popolari. Una misura che va nella direzione della solidarietà e delle politiche per il ripristino della piena legalità. Il contributo regionale di solidarietà è finalizzato a reinserire in un percorso di legittimità gli assegnatari
ERP che, seppur temporaneamente, si sono trovati in difficoltà nel rispettare gli obblighi di pagamento dei canoni di locazioni, ma che sono disponibili a formalizzare piani di rateizzo con gli Enti gestori per rientrare
dalla morosità.

A quanto potranno ammontare gli aiuti?

Si contabilizzano i “Costi di locazione sociale” (la somma calcolata su base annua del canone di locazione e delle spese dei servizi a rimborso o servizi comuni) la “Morosità pregressa” (valore complessivo del debito accumulato dall’assegnatario per mancato pagamento dei Costi di locazione sociale).

Quanto dura?

Il contributo regionale di solidarietà è una misura di sostegno economico, a carattere temporaneo, che contribuisce a rendere sostenibile il pagamento dei costi di recupero morosità pregressa degli assegnatari. Il contributo riconosciuto all’assegnatario è erogato direttamente all’ente proprietario (Comune o ACER) che provvede a detrarlo dall’importo della morosità accumulata dallo stesso assegnatario.

Quindi è una misura calibrata sulla base del debito del singolo inquilino?

Il contributo potrà essere riconosciuto all’utente per quota parte della morosità pregressa tenendo conto dell’importo delle risorse disponibili, dell’ammontare della morosità, nonché dell’impegno del beneficiario a
contribuire all’estinzione del debito.

Si può fare già domanda?

Si certo. Il fatto nuovo è che l’agevolazione in oggetto è compatibile con qualsiasi altra misura statale, anche avente analoga finalità, si
configura come contributo una tantum a fondo perduto e non rileva ai fini degli aiuti di Stato, in quanto è destinata ai cittadini.

A chi spetta?

Il contributo regionale di solidarietà è riconosciuto agli assegnatari ERP in possesso, unitamente a tutti i componenti il nucleo familiare. I requisiti richiesti sono: permanenza minima nell’alloggio ERP non inferiore a 12 mesi; essere moroso nei pagamenti del canone di locazione e/o delle spese comuni; non avere procedimenti di decadenza in corso.

Questo permetterebbe, per esempio a Maddaloni dove esiste una forte morosità pregressa, di fare un balzo in avanti per le politiche di recupero della morosità storica?

Certamente. Ma c’è un problema: bisogna fare tutto per bene. L’importante non è replicare le lungaggini e gli errori procedurali e burocratici sperimentati con i fondi per i canoni di locazione o legge 431.

Redazione