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MADDALONI- Che combina Peppone? Abbiamo chiesto a Razzano, già candidato a sindaco del Pd e oggi leader della più votata forza di opposizione, cosa gli frulla in testa: i progetti, le strategie e le sue personali prospettive politiche.
Il consigliere regionale Gennaro Oliviero ha sposato il progetto dal Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Peppe Razzano sposa Olivero.
E’ tutto un matrimonio, in attesa di convolare a giuste nozze con il Pd?
Comprendo il tono gioviale ma non c’è nessun matrimonio in corso. Semmai una convergenza verso un percorso politico, che è tutto in itinere, che si chiama “Piazza Grande” un grande contenitore di idee.
Si ma così ritorna al Pd. O no?
Non è il caso di restare ancorati a quanto accade a Maddaloni. Facciamo chiarezza: “Piazza Grande” è un movimento che guarda al futuro del territorio nell’accezione più ampia del termine. Proprio per questo incontra i movimenti civici, le persone, le associazioni e quanti, in questo momento di diaspora politica, voglio ripensare al proprio impegno politico. In concreto, i movimenti, le liste civiche restano tali.
Torniamo a Maddaloni?
In concreto, a Maddaloni “Città di Idee” resta tale come hanno voluto e gradito gli elettori premiandola come prima forza di opposizione. Se qualcuno pensa che si fanno inciuci sbaglia: restiamo distinti e anche distanti da un certo modo di fare politica.
Può essere più preciso?
Se “Piazza Grande” vuole richiamare all’impegno e alla riflessione quanti si sono allontanati dalla politica e dall’impegno attivo, lo stesso facciamo nel nostro piccolo a Maddaloni. Se il domani appartiene a chi ha il coraggio di inventarlo, questo vale anche o soprattutto a Maddaloni. Non possiamo continuare a lamentarci, dividerci, isolarci fino alla disillusione e all’irrilevanza. Dobbiamo decidere di guardare all’avvenire come al territorio della speranza, della solidarietà e delle opportunità per tutti.
La casa comune è il Pd?
Il futuro e le sue sfide sono la nostra casa.

bocchetti