00 5 min 2 anni
Sfida in piazza sui problemi taciuti del territorio

MADDALONI- Mentre il consiglio comunale, con annesse commissioni consiliari, da quattro anni, è alle prese con il “freezing water” ossia “intosta la classica acqua”, tra un’elezione l’altra, tra la ricollocazione alla corte del deputato o consigliere regionale di turno, irrompe sulla scena un nuovo fenomeno: il venditore di fumo. A segnalare il nuovo fenomeno è sempre Angelo Tenneriello, il consigliere comunale sempre fuori dagli schemi.

Ci spiega cosa sta succedendo dietro le quinte del consiglio comunale nelle segrete stanze della politica locale?

Sebbene dire la verità faccia arrabbiare i micetti da tastiera della politica locale, la verità è che tra i consiglieri comunali c’è un vasto malcontento. Un malessere, che è esploso nelle pieghe della maggioranza arcobaleno, è che è pari solo all’ipocrisia di chi in privato si lamenta e in pubblico smentisce. Eppure le legittime richieste degli eletti, se opportunamente motivate, sarebbero un ottimo spunto di dibattito. Invece, si preferisce l’inciucio da marciapiede al confronto alla luce del sole, E’ l’ennesima occasione di confronto democratico persa. Adesso, impazza la retorica delle competenze.

Sarebbe?

C’è chi per legittimare strane ricollocazioni e ritoni in campo si appella a presunte competenze, che vanno pure pagate, per nascondere, tra un luogo comune l’altro, un passato tutt’altro che luminoso.

Usciamo dalla metafora e parliamo di fatti….

Bene come appena si sono accesi i riflettori sulle aspirazioni dei consiglieri comunali e sull’Anagrafe degli eletti (condizioni patrimoniali aggiornate) ci sono state scene di panifico. Allora si è cominciato a parlare di politica delle competenze. Non metto bocca, ma ho molti interrogativi.

Quali?

Quanto è costata la competenza dei politici e amministratori maddalonesi? Mi chiedo alla luce della bancarotta dell’Unione dei Comuni Calatia (un crack da 12 milioni di euro) la competenza dei superassessori quanto ci è costata? Per non parlare dell’ex Foro Boario…

Che fa? Fa il bilancio dei guai passati?

No, poichè tutti si legittimano con le competenze, che io non possiedo non essendo uno scienziato assiso nel sinedrio della politica locale, ho degli interrogativi da sciogliere. Quanto ci è costato il dissesto finanziario del comune visto che finiremo di pagare i debiti solo nel 2042? Mi chiedo mai i protagonisti di queste stagioni politiche perchè non chiedono scusa alla città e non si ritirano a vita privata? Ad esempio, a chi dobbiamo ringraziare per le disavventure finanziaria del Villaggio dei Ragazzi visto che il comune siedeva nel Cda? Oppure quanto è costato alla collettività il crollo della casa comunale?

E’ partito francamente da lontano…

Tornando all’attualità, mi chiedo quanto ci è costata la strategia di mancato accordo con Rfi per la soppressione dei passaggi a livello in termini di spese legali, consulenze e vivibilità? Quanto ci sono costate le bugie su via Cancello e sugli allagamenti? Un esempio su tutti: dal 2012, dopo una consulenza tecnica d’ufficio voluta dal sindaco Cerreto, fu stabilito che il Ponte Vapore era ammalorato. Ebbene, da allora, nessuno tra sindaci, consiglieri comunali, commissari straordinari, competenti di tutte le latitudini si era accorto dei rischi. E’ stata necessario una denuncia di privati e l’intervento della magistratura per risolvere il problema. Più mi guardo indietro e più vedo che di competenza ce ne è ben poca. Allora mi chiedo come si fa a millantare quello che non si possiede?

Per farla breve?

Per farla breve, e per non ricordare i mille misfatti amministrativi degli ultimi 25 anni, non è accettabile che chi siede in consiglio comunale da tanti anni, chi è in politica (magari ricoprendo anche incarichi istituzionali) faccia finta di non ricordare. Peggio: si autolegittima attribuendo una competenza che francamente non rilevo.

Fatta la denuncia, cosa propone?

Un confronto sui problemi taciuti della città. Leggo e noto che abbonano post e selfie sulle belle cose fatte da chi si prodigherebbe per la città. Agli stessi che credono di meritare un posto in prima fila chiedo: rendete pubbliche le vostre condizioni patrimoniali; un confronto pubblico (con le carte alla mano comprese quelle della magistratura) sui grandi problemi della città.

E’ arrabbiato?

No, irritato e divertito per i graffi dei micioni da tastiera sempre prodighi quando si deve apparire e sempre in fuga quando ci sono da affrontare problemi seri. Io ci sono. Chi è disponibile al confronto in piazza sui problemi della città?

E’ una sfida?

Certo, la sfida della prova dei fatti.

Redazione