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MADDALONI- Ipotecato il futuro delle giovani generazioni maddalonesi. Nelle pieghe del futuro bilancio di previsione emerge una contabilità agghiacciante ereditata dal passato: il dissesto finanziario è tecnicamente superato. Contabilmente però, grazie alle allegre finanze, praticate per un quarto di secolo, ci trasciniamo dietro un mutuo di circa tre milioni di euro. A questa zavorra va aggiunta la rata di 800 mila euro da versare alla Cassa depositi e prestiti. Nel biennio 2012-2013 il Comune ha risposto positivamente a tre offerte accedendo ad un finanziamento di 11 milioni di euro da restituire entro il 2042. Alla fine costerà 24 milioni di euro. E poi c’è il “Fondo dei crediti non esigibili” passato prudenzialmente da due a quattro milioni di euro. Se poi si aggiunge che solo il 53 per cento degli utenti non paga la Tari. A questa sommate l’evasione totale dei canoni di locazione degli alloggi comunali, dei canoni al mercato ortofrutticolo, delle perdite per il ruolo idrico viene fuori un quadro contabile difficile. Il dissesto è finito: la severità della gestione contabile assolutamente no. E’ questo l’asse portante del nuovo bilancio di previsione. E in questo contesto già il mancato aumento della Tari (nonostante il rincaro dei conferimenti in piattaforma e discarica) oppure l’alleggerimento della Tosap sono già dei lussi. Solo chi è senza evasione fiscale, può scagliare la prima critica o il primo commento.

Redazione