00 2 min 5 anni

MADDALONI- Fermate i projetc financing. “Il programma progettuale e finanziario, da 21 milioni di euro, in collaborazione con i privati deve essere archiviato”. L’appello, che è anche una dura presa di posizione è di Alternativa per Maddaloni. Il portavoce Gaetano Correra motiva l’altolà amministrativo.

Fermare opere che di fatto non sono mai partite?

Si è consumato un aborto amministrativo che abbiamo sempre avversato E oggi, più di ieri, diciamo che la telenovela amministrativa sulle gradi opere, che va in onda ininterrottamente da oltre dieci anni, deve finire.

Ma già i commissari straordinari (Samuele De Lucia prima e poi Benedetto Basile) avevano congelato i project financing. Non basta?

Non basta affatto. Vanno cancellati, oggi più di ieri. Se allora, già dopo i ritardi non erano ammissibili rimodulazioni progettuali (per lesione dei diritti di terzi contraenti che avrebbero potuto fare offerte più convenienti), una simile ipotesi oggi non è nemmeno ipotizzabile.

E come si esce da questa situazione?

Basta fare il punto. Dopo 10 anni certi contratti non hanno più le condizioni di fattibilità. Si è realizzata la condizione di inadempienza da parte dell soggetto promotore. Sono maturate tutte le condizioni per un atto di risoluzione per sopraggiunta inadempienza. Nulla è stato fatto per il nuovo stadio atteso da 70 anni, con fondo in erba sintetica, una tribuna capace di 1400 spettatori e 300 posti auto. Ancora meno per la costruzione  (sugli spazi dell’attuale campo Cappuccini) di un centro sanitario polifunzionale.

Ma non si rischia di avviare un nuovo contenzioso?

Veramente, è il comune che dovrebbe chiedere spiegazioni e chiarimenti sulle procedure di esproprio vantaggioso dei terreni e sul loro utilizzo. Siano condotte verifiche sui  beneficiari delle poche opere realizzate a partire dai parcheggi dotati di pannelli fotovoltaici, in via de Curtiis, a corredo di uno stadio che non c’è e che, in queste condizioni, non potrà essere realizzato mai.

Redazione