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MADDALONI- E’ stato un Capodanno di disagi. Contenuti, arginati e mitigati grazie alla mobilitazione della Polizia Municipale e al lavoro del personale dell’Ufficio tecnico comunale. Presso l’Iacp di via Serao hanno ceduto di nuovo i sottoservizi e sono esplose le condotte principali di alimentazione idrica. Scongiurato il rischio di appartamenti allagati. Purtroppo cucine e servizi igienici fuori uso. E per evitare il danneggiamento permanente degli immobili e tutelare l’incolumità dei terzi, sono scattate misure di estrema urgenza come il distacco di interi casegiati dall’acquedotto comunale. Non è la prima e non sarò l’ultima volta che le vecchie condotte, in servizio da oltre 40 anni, danno segni di cedimento. A due anni dalla chiusura del primo grande intervento di ristrutturazione delle aree esterne (circa quattro milioni di euro di finanziamento regionale assegnati nel lontanissimo 2002), si pone il problema della sostituzione degli impianti i servizio nei singoli alloggi. «L’emergenza in corso –spiega Ciro Cortese, segretario provinciale del Sunia- è stata posta all’attenzione del dirigente Rosa Porcaro. Ora urge perseguire due obiettivi: nell’immediato, cancellare le emergenze e i rischi; e a medio termine, avviare un censimento della tenuta e dello stato di efficienza dei sottoservizi». Il problema è tutto ed elusivamente finanziario. L’Iacp ha sostenuto tutti gli interventi, ma il Comune ha negato sempre il versamento del milione di euro per riammodernare i sottoservizi e l’allacciamento alle reti comunali. «E oggi se ne pagano le conseguenze -dice Ciro Cortese- perché proprio quei soldi negati hanno impedito il recupero per intero dell’agibilità compromessa e dei diritti di oltre cinquemila cittadini».

bocchetti