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Apprendiamo con sorpresa e incredulità la notizia che la Curia casertana avrebbe deciso di terminare il contratto di comodato d’uso della chiesetta di Sant’Elena concesso ai volontari di NERO E NON SOLO, e che la scelta sarebbe dettata dalla necessità di lavori di manutenzione sollecitati dalla Soprintendenza.
 
Nero e Non Solo ha ricevuto 27 anni fa la sua sede dal vescovo emerito Nogaro e da quando vi ha trovato casa è diventata un presidio di umanità nella nostra città capoluogo, luogo di incontro e di riferimento per tutti coloro che si sono trovati in difficoltà arrivando nel nostro Paese, senza avere conoscenze, strumenti o mezzi su come poter costruire il proprio futuro. 
 
Caserta, i suoi cittadini, di qualunque stato sociale, credo o provenienza, non possono essere privati di un punto di riferimento così importante, di un luogo di accoglienza animato con grande disponibilità in tutti questi anni, che ha garantito supporto a migranti e stranieri, agli ultimi, ai più piccoli e disagiati.
 
Non possono esserne privati a maggior ragione oggi, in un periodo storico in cui sta tornando imperante la cultura dello scarto e in cui ogni gesto di gratuita solidarietà verso il prossimo viene osteggiato, tacciato di inutile buonismo. 
 
Come Comitato Antifascista e Antirazzista di Caserta esprimiamo tutta la nostra solidarietà ai volontari di Nero e Non Solo.
 
Senza mettere in dubbio la necessità di fare i lavori di manutenzione, al fine di garantire la conservazione dell’edificio e la sicurezza dei suoi frequentatori, crediamo che questi possano essere condotti senza spegnere la fiamma di umanità e speranza che in questi anni è stata alimentata tra le mura della chiesetta di Sant’Elena.

bocchetti