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MADDALONI- Pressing su Luisa Franzese e l’Ufficio scolastico regionale. Il caso del trasferimento della dirigente scolastica Maria Pirozzi è solo all’inizio. Dopo la dichiarazione, al termine, del Question Time nell’aula di Montecitorio, l’on. Antonio Del Monaco annuncia altre iniziative anche plateali.

L’on. Antonio Del Monaco

Che sta succedendo?

Abbiamo un unico obiettivo: fare piena luce sulle motivazioni che hanno portato al trasferimento di Maria Pirozzi. Vigliamo che siano divulgati tutti gli atti ispettivi e le motivazioni di un simile provvedimento, compresi tutti i documenti relativi alla gestione amministrativa del Convitto negli ultimi anni.

Ma ci sono novità?

Ho parlato personalmente con la Franzese e ho chiesto spiegazioni sull’atto di trasferimento preannunciando che presenterò una interrogazione scritta al ministro Bussetti al quale chiederò di fare piena luce sui provvedimento messo in atto.

Ma con la dirigente dell’Ufficio scolastico regionale di cosa avete parlato?

Ho chiesto che sia fatta piena luce. Siano divulgate le responsabilità di tutti i protagonisti di questa vicenda e fatta chiarezza su un trasferimento che, nei modi e nei tempi, a mio avviso resta improprio.

E ha ottenuto delle risposte?

Due risposte ad onore del vero. Primo, mi è stato detto che è avvenuto al compimento del terzo anno di mandato. Ma subito ho ribattuto che non esistono analogie di trattamento con i predecessori o altri dirigenti scolastici di pari grado. Secondo: è stato ammesso c’è che stata una ispezione (su richiesta della dirigente). E proprio in seguito all’azione ispettiva è stato preso il provvedimento.

E ora?

E ora vogliamo fare chiarezza. Si divulghi il contenuto delle motivazioni degli ispettori. Vigliamo e dobbiamo sapere.

E’ solo una questione di verifica sull’operato degli ispettori?

Affatto: vogliamo le carte in piazza. Vengano resi pubblici i provvedimenti adottati. Se ne provi la legittimità. Si rendano di pubblico dominio le denunce fatte sulla gestione del Convitto.

Insomma, una “sorta di operazione trasparenza”?

Vogliamo sapere tutto di tutti. Se ci sono stati dei debiti; a quanti ammontano; quando sono stati creati; come sono stati risanati. Come è stato gestito il Convitto in tutti questi anni. E poi vogliamo sapere che cosa hanno scritto gli ispettori. Non ci fermeremo è solo l’inizio. Maddaloni, alla luce della sua storia recente che ha toccato anche altre istituzioni formative, deve sapere: basta con zone d’ombra, mancanza di trasparenza, mancanza di chiarezza e assenza di fatti documentati.

Redazione