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“In questi giorni in cui costantemente i media ci propongono paragoni con la Prima Repubblica la frase di andreottiana memoria “Il potere logora chi non ce l’ha”, può assumere vari significati.”
Scrivono in una lettera aperta un gruppo di ex dirigenti Coisp “dopo anni di distanza da questa affermazione ci siamo resi conto che il potere logora non solo chi non lo ha ma anche chi vorrebbe averlo.”
Dentro il Coisp accadono vari fatti che noi, non possiamo non osservare, forse anche perchè per quella sigla sindacale abbiamo per anni speso tempo, passione e dedizione, oggi, da fuori, vederne la sua triste fine, osservarne il teatrino, ci lascia con l’amaro in bocca.”
“E’ coerenza quella di un sindacalista che poco più di anno fa esaltava in pubblico la grandezza di un leader nazionale, denigrandolo in privato?” proseguono gli ex dirigenti della nota sigla sindacale? “E’ coerenza” si legge nella lettera aperta “ criticare un leader nazionale, riconosciuto dai più, dinanzi i propri ridottissimi adepti?”.
Nel Coisp è cambiato molto.
Da tempo, il sindacato non è più guidato da Franco Maccari, noto, intramontabile leader del sindacato indipendente delle forze di Polizia.
“Oggi, un anno dopo, in linea con il nuovo indirizzo sindacale nazionale… particolarmente sensibili alle problematiche dei dipendenti, siano esse di natura professionale che personale , viene completamento rinnegato il passato persino in pubblico”.
Un anno fa, durante il congresso del COISP diversi dirigenti ed iscritti avevano lamentato la mancanza di democrazia interna al sindacato ed ora quale è la situazione?
Un anno fa qualche dirigente sindacale aveva previsto tutto evidenziando in comunicazione interne al sindacato la deriva democratica oggi la situazione è un dato di fatto.
Diceva Totò “Signori si nasce, ed io modestamente lo nacqui” ed infatti scrivono gli ex dirigenti Coisp “c’è chi mezzo stampa calunniava un nostro stimato collega, Catuogno, sottolineando che nonostante le dimissioni di quest’ultimo il congresso avesse avuto una conclusione positiva”
Ad oggi, si legge nella lettera “Il sindacato Coisp è in mano ad un Pulcinella redivivo abituato ad una una linea politica becera e di basso livello. Un uomo che non perde occasione di denigrare il passato ed il presente altrui pur di apparire. E’ questo per noi il tipico atteggiamento di chi, dietro la misera arte del tirare a campare, nasconde la pochezza di una cultura fatta di un potere creato ad hoc. ”.
“ L’ immane voglia di apparire che relega il sindacalista di turno a diventare uomo immagine capace di far tutto pur di avere una foto ad ogni costo in ogni luogo possa trovarsi. Ovunque anche il più incompatibile con la preposta attività da svolgere”. “Uomini immagine, influencer forse non certo sindacalisti. Un sindacalista in genere fa notizia se porta a termine con successo una vertenza sul luogo di lavoro, qui invece ci troviamo dinnanzi a chi, per essere notato da un sito web o da una testata non fa altro che cercare di essere presente in una foto.”.
“Perché certuni, dall’apparire, hanno creato un mestiere inventando una fantomatica corsa al guinness dei primati (di tali si tratta!!), tanto che la storia giudiziaria del nostro paese conserva, nei propri annali, centinaia di deferimenti all’autorità giudiziaria a carico di insulsi “personaggetti” che gradiscono apparire in ogni dove, anche quando lo sparire sarebbe invece opportuno ed estremamente dovuto.”. Così si conclude la lettera trasmessa da un gruppo di ex dirigenti Coisp oggi impegnati sotto altre sigle sindacali per la tutela dei propri colleghi, la tutela vera quella che serve a chi lavora nella Polizia di Stato”

bocchetti