MADDALONI- Sembra che qualcosa si muova. Diplomazie al lavoro , contatti, segnali di distensione. Si dice che la Buttol potrebbe, e dovrebbe secondo l’ordinanza del sindaco, rimuovere i rifiuti accumulati nell’area urbana nelle prossime 48/72 ore. E spunta una sorpresa: nella guerra degli orari la Buttol (che non si è presentata in Prefettura alla conciliazione obbligatoria) annuncia: a partire da lunedì, i turni di lavoro cominciano alle 4.00 e termineranno alle 10.20. Molto rumore per nulla? Un’apertura immediata e inattesa che lascerebbe intravedere l’inizio di una ricomposizione delle fratture sindacali e la predisposizione delle condizioni per la pulizia della città? E’ la svolta che permetterebbe alla Buttol di ottemperare all’ordinanza del sindaco di «pulizia immediata e rimozione integrale e rimozione dei rifiuti accumulati sul territorio». A ben vedere non è quello che i sindacati hanno chiesto. Pretendono una rimodulazione dell’orario da capitolato d’appalto e l’assenso del committente-comune che non c’è. E non sembra che la promessa di remunerazione dell’orario notturno possa portare portare i sindacati più miti consigli. Infine, altro incontro, tra il sindaco De Filippo e i consiglieri comunali, e altri segnali: sembra proprio che la Buttol potrebbe ripulire la città. Mentre sarebbe affidati a degli avvocati amministrativisti la valutazione su come contestare le infrazione al capitolato d’appalto commesse dall’azienda. Ma il “partito anti Buttol” è sempre più forte. Se va bene la pulizia immediata, come si risolveranno le perduranti, oggettive e costanti carenze di un servizio lontanissimo da standard qualitativi accettabili? Risolta un’emergenza, ci sarebbe solo una tregua in attesa della prossima crisi. Insomma, la logica del “p’apparì e p’apparà” funziona per mettere la polvere sotto il tappeto ma, alla lunga, non risolve i problemi strutturali. Intanto, la monnezza regna sovrana. E staremo a vedere se gli accordi o i segnali di buona volontà si trasformeranno in azioni concrete.