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MADDALONI- La raccolta differenziata è ferma al 35 per cento e Maddaloni è sempre nella lista dei 25 comuni campani (ad alta densità abitativa) con il peggior indice di differenziazione. Poi ci sono i “paraculo”: uno su due non paga la Ta.ri. sebbene tutti si lamentino per la scarsa qualità dei servizi di spazzamento, raccolta e differenziazione che la metà non paga. Che i maddalonesi siano incivili e paraculo non lo diciamo noi ma si evince dai numeri (soprattutto gli esercizi commerciali): 48 per cento di evasione ed elusione; pratica diffusa di conferimento dei rifiuti non conforme ai calendari; abbandono dei rifiuti anche di domenica quando sarebbe vietato. Fatevi una passeggiata la domenica mattina e avrete la conferma che tutto è terribilmente vero. In questo quadro non roseo si pone il problema del rispetto e dell’applicazione del capitolato d’appalto. E su questo, per il momento, c’è stato un serrato confronto tra amministrazione e la Buttol. Si riparte dai fondamenti: riorganizzazione del servizio di spazzamento e raccolta su tutta l’area urbana. Il territorio sarà diviso in aree e zone di competenza. Tra 15 giorni, la prime verifiche. Nel ritrovato clima di confronto e collaborazione costruttiva si inserisce un nuovo elemento di tensione questa volta sindacale e occupazionale. Ieri mattina, la Buttol ha comunicato il licenziamento (per motivi non noti) di un dipendente. E questo ha messo in moto la protesta, tuttaltro che sotterranea, degli operatori ecologici. Il caso, che ha sfiorato anche il tavolo di confronto comune-Buttol, è destinato ad avvelenare o rendere tesi i rapporti tra dipendenti e Buttol. Serpeggia un clima di stato di agitazione sindacale. Una situazione che potrebbe avere serie ripercussioni sull’impegnativo percorso di riordino, ottimizzazione e rifondazione dei servizi di igiene ambientale sul territorio.

bocchetti