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MADDALONI- Numeri e non opinioni. Sono 900 mila euro con l’aggiunta di altri 250 mila euro (terza rata della parziale seconda 2020) gli import Imu dovuti dall’Interporto Sud Europa (Ise) che ha versato la terza rata 2020 della conciliazione giudiziale tra Comune e Ise per il pagamento di oltre 14 milioni di euro l’equivalente di Imu e Tari dal 2007 al 2017.

Il commento, numeri alla mano, a caldo è del sindaco Andrea De Filippo.

Andrea De Filippo

E’ ripartita l’attuazione della conciliazione extragiudiziale?

Direi assolutamente di no. Non si è mai fermata. Il “Decreto Cura Italia” ha concesso il rateizzo degli importi coincidenti con il lockdown di marzo-aprile-maggio. Quindi, si riparte da dove avevamo lasciato. Parliamo di cose concrete: ieri mattina, una nuova rata è stata versata comprensiva di interessi. E’ la risposta a quanti hanno nutrito e continuano a nutrire dubbi e perplessità.

Resta il tormentone del rischio di inadempienza e sofferenza contabile per il comune?

L’occasione permette di fare un ripasso del contenuto della conciliazione giudiziale. L’accordo sottoscritto mette l’ente in una condizione di vantaggio e di certezza contabile. Mi spiego: con l’accordo c’è un riconoscimento delle condizione debitoria dell’Ise e dei diritti creditizi del Comune. Ci sono tutte le condizioni affinchè i diritti dell’ente locale, sempre impugnati nelle sedi giudiziarie competenti, diventino esigibili, certi, reciprocamente riconosciuti.

Ma se ci sono dei ritardi ne soffre il bilancio?

In un bilancio di 70 milioni di euro lo sforamento di una rata di 900 mila uro crea problemi. Non credo. E poi posso essere paradossale? I ritardi si trasformano in entrare maggiorate per il comune. Ma tornando alla conciliazioni, ci sono tutte le condizioni per far valere i propri diritti.

Ma fino ad ora quanto è stato incassato?

Vado a memoria. Fino ad oggi. l’Ise ha versato al comune circa sei milioni di euro. E questo è un fatto. Attardarsi in dispute senza costrutto non ci avrebbe portato a risultati concerti. Il tutto all’interno di un accordo che prevede 16 rate trimestrali (da 886 mila euro cadauna) per quattro anni pari ad un importo annuale di 3.5 milioni di euro.

Ma c’è anche la questione del mancato pagamento dell’Imu 2018-2019?

L’Ise ha espresso la volontà di regolarizzare i pagamenti per il 2018 e il 2019. Abbiamo respinto l’ipotesi di una rimodulazione al ribasso degli importi. E su questo argomento si troverà un altro accordo. Mi preme sottolineare che il 100 per cento del gettito è del comune. In quanto ente esattore non deve versare il 60 per cento all’erario. Ma c’è un dato indubitabile: con l’Interporto, dopo decenni di contenziosi, è stato cambiato registro. Non lo dice il sindaco ma lo dimostrano i numeri. E’ questo il vero e unico nostro grande obiettivo. Rottamare contenziosi; realizzare introiti certi e esigibili.

Redazione