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“La perdita di Giuseppe De Vita, il medico calabrese del servizio di emergenza 118 morto dopo un lungo ricovero per Covid-19 deve tornare a farci riflettere con ancor più determinazione sulla necessità di mantenere la guardia sempre più alta. Ancor più oggi, alla vigilia di una possibile terza ondata di contagi, ancor più oggi  dato l’altissimo tributo pagato dagli operatori sanitari ed in particolare dagli oltre 290 medici deceduti nella battaglia contro il coronavirus”.  Lo afferma il presidente nazionale del Saues, sindacato autonomo urgenza emergenza sanitaria, Paolo Ficco chein rappresentanza dell’esecutivo nazionale e di tutti gli iscritti al sindacato esprime ai familiari di De Vita “il più commosso cordoglio”.

“Rilanciamo l’appello alle istituzioni perché la tutela di tutti gli operatori sanitari che quotidianamente sono impegnati in prima linea per debellare il Covid costituisca effettivamente la priorità assoluta”.

Redazione