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«Ha ragione il segretario regionale della Uil-Fpl a chiedere che si ritorni subito al tavolo per tutelare quei 25mila lavoratori della sanità che sono stati estromessi dal riconoscimento della premialità per essere stati in prima linea nelle settimane dell’emergenza Covid. Il diniego delle altre organizzazioni sindacali a firmare l’accordo ha fatto sì che il governatore procedesse con un atto d’imperio al ribasso che penalizzato un’ampia fetta del personale sanitario». Lo ha dichiarato il segretario generale della Uil-Fpl di Caserta Domenico Vitale. «Purtroppo, e ci sarebbe tanto piaciuto che non fosse stato così, avevamo ragione noi quando abbiamo firmato quella proposta di accordo che, invece, è stata respinta dalle altre organizzazioni di categoria – ha sottolineato Vitale – in quella sede eravamo consapevoli che quello non era un buon accordo, ma, dati i tempi, eravamo altrettanto consapevoli che quello era il miglior accordo che si poteva sottoscrivere nell’interesse di un numero ampio di lavoratori». Vitale sciorina una serie di dati per sostanziare la sua affermazione. «Oggi sono stati stanziati 10milioni di euro in meno rispetto a quelli previsti dall’accordo non sottoscritto dagli altri – ha sottolineato Vitale – è stato dato un ristoro solo a 15mila lavoratori tagliandone ben 25mila che, comunque, si sono impegnati in prima linea per superare l’emergenza. Come sindacato, comunque, non abbiamo intenzione di arrenderci e permettere che in questa guerra ci siano ‘degli eroi dimenticati’: abbiamo già chiesto che venga riaperto il tavolo per fare in modo che anche gli esclusi vedano riconosciuto il loro lavoro».

Redazione