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VALLE DI MADDALONI- E’ dissesto finanziario. E il comune ha fatto crack: bocciata la gestione finanziaria dell’ente locale. I revisori dei conti hanno dichiarato non praticabile il riequilibrio dei debiti ereditati di oltre cinque milioni di euro. Il dilemma riequilibrio e rientro dei conti o dissesto non si pone più. Domani, il consiglio comunale dichiarerà, e non potrà fare altrimenti, la condizione di insolvenza irreversibile. Lo voragine contabile che ha minato la solidità finanziaria dell’ente è riassumibile in poche ma pesanti voci. C’è una grave condizione di inadempienza verso l’Enel di vecchia data. in principio, il buco sfiorava i due milioni di euro. Attualmente, nella massa passiva incide per circa 1,9 milioni di euro. A questi vanno aggiunti 2,4 milioni di euro di prestiti, originariamente accesi nella precedente consiliatura per pagare l’insolvenza con l’Enel e poi utilizzati per spese ordinarie. E’ la somma che fa il totale di una voragine non più sostenile: a questi due buchi vanno sommati pendenze creditizie minori e interessi. Viste le entrate e viste l’ordinaria gestione finanziaria la condizione di insolvenza non è più sostenibile. Scende sulla storia contabile del comune una pesante ombra. Sotto i riflettori finiscono la gestione attuale e quelle passate che hanno accumulato le insolvenze. A queste, si aggiunge la storia del dipendente infedele licenziato e ora la vaglio degli inquirenti. Sembra che la bocciatura dei revisori dei conti, che assomiglia tanto ad una stroncatura, sia così netta che non abbia lasciato agli attuali amministratori margini di manovra. Ma l’ìncendio è appena scoppiato. C’è una certezza a pagare saranno i vallesi. la gestione finanziaria sarà commissariata. Ma la vera partita è politica: le opposizioni scatenate chiederanno che l’amministrazione tire le sommi e lasci la guida del comune. Il sindaco Buzzo, secondo le prime impressioni, è del parere diametralmente opposto. Domani, a dispetto della calura estiva, andrà in scena un consiglio comunale infocato.

Redazione