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MADDALONI- La limitazione al conferimento imposta dallo Stir non c’è più. Può riprendere la bonifica (rimozione, differenziazione e conferimento) delle discariche sequestrate tra la centrale elettrica Turbogas, l’autostrada A30 e l’Interporto Sud Europa. E si è concluso il periodo blocco (durato quasi due mesi) della rimozione di oltre 100 tonnellate di rifiuti speciali in più punti sequestrati a ripetizione dalla Guardia di Finanza e dai Carabinieri: gomme, eternit, elettrodomestici, mobilio dismesso, materiale di risulta. Non è una procedura come tante altre. L’ente locale alla fine sta adempiendo, con mezzi economici propri (circa 30 mila euro), alle reiterate ordinanze, raccomandazioni e solleciti, firmate dal Procuratore Capo Maria Antonietta Troncone, finalizzate a procedere invece alla «bonifica in danno dei proprietari dei siti a rischio». I sigilli, l’attività giudiziaria e i pattugliamenti dell’Esercito non sono bastati a imporre la chiusura di uno sversatoio (che si estende complessivamente su circa oltre 11 mila metri quadrati) e tantomeno ad ottenere la pulizia da parte dei titolari dei suoli. Adesso, si attende la ripresa dei lavori. Ma soprattutto la messa in campo di un dispositivo di vigilanza o interdizione degli accessi che eviti la ricomparsa dei rifiuti come è avvenuto dopo l’intervento dell’Astir.

bocchetti