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MADDALONI- Pruriti prenatalizi al Comune di Maddaloni. “Jingle bells, jingle bells, Jingle all the way”: “suonano le campane” recita la canzoncina natalizia. Ma al Comune si suona altra musica e a roteare sono ben altri appendigli con parole, improperi e voglia di scontro ruvido. Insomma, al Comune litigano. E i cittadini pagano e aspettano. Superato il punto di non ritorno: la credibilità, di quella che un tempo era la più grande azienda cittadina, è sotto zero. Due gravissimi alterchi, non per motivi personali, ma per questioni di servizio hanno monopolizzato il clima tutt’altro che natalizio. Per ben scontri ruvidi per motivi di lavoro tra responsabili apicali di ben tre settori. Fatti gravissimi che non potranno non produrre un’indagine interna per fare piena chiarezza e condurre, se fosse necessario, ad eventuali esemplari provvedimenti disciplinari. Due scontri plateali con un nutrito codazzo di testimoni. E secondo i bene informati solo la buona volontà, la forza e l’energia dei terzi hanno evitato che le parolacce e le invettive si trasformassero in qualcosa di più sonoro e imbarazzante. Nei due episodi prenatalizi si rilevano le medesime dinamiche nei fatti e nelle modalità. Se non si correranno ai ripari a breve potrebbero bloccarsi alcuni servizi essenziali. Vedremo se i responsabili del decoro e della dignità della pubblica amministrazione avranno voglia e potere per intervenire. Certamente, sarà difficile far finta che nulla sia successo. Nel comune che da anni non conosce rotazione del personale secondo i dettami della legge anticorruzione, che ha conosciuto l’onta del pubblico ludibrio per alcune inchieste, arresti e sequestri eclatanti, serve discontinuità. L’altra strada è il solito galleggiamento in attesa che siano i pensionamenti, nel prossimo lustro, ad innescare quel rinnovamento che non si riesce ad ottenere per altre strade.

bocchetti