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MADDALONI- Via Cancello della discordia. E delle perenni polemiche sulle esondazioni, altrettanto perenni del collettore ex Casmez. Anche la consigliera Gaetana Crisci (Campania in movimento) alimenta il dibattito. Non senza con disincantata ironia.

Gaetana Crisci

Questa settimana abbiamo assistito ad uno dei drammi pirandelliani più conosciuti. Si è aperta con l’ìncontro in Regione con Luca Mascolo, presidente del Consorzio idrico campano, che al di là delle solite scialbe polemiche fini a se stesse di qualche personaggio in cerca di autore, non ha fatto che confermare quanto detto a maggio: abbiamo individuato il referente che è l’Ente idrico campano. La novità? Forse le risorse, al netto degli storni ammontano a circa due milioni e mezzo di euro.

Le sembra poco? Almeno si sono messi dei punti fermi nell’alluvione di promesse e finanziamenti. O no?

Veniamo ai fatti concreti. Oggi, ancora una volta, i cittadini maddalonesi, al netto di un impegno dichiarato a mezzo stampa e non attraverso atti ufficiali, aspettano. E’ questo il dato vero: si continua ad aspettare. E mentre aspettano, pregano nella speranza che il prossimo inverno passi presto e sia povero di piogge. Nel frattempo, si assiste alla contesta sulla paternità delle iniziative intraprese da parte di volti noti e meno noti. Sempre sul versante della concretezza, poi l’assessore Giuseppe D’Alessandro polemizza a distanza con la Regione per il diverso trattamento per la gestione delle emergenze in altri comuni. Nulla ha fatto da maggio ad oggi: pensava che ci fosse un’evoluzione naturale delle cose? Io pensavo che fosse impegnato a risolvere i problemi di via Cancello e del Ponte Vapore, tanto da non avere tempo per rispondere alla mie interrogazioni giacenti da oltre 90 giorni. Invece, prendiamo atto della inconcludenza del suo operato. Se lui coltiva il sogno che tutti i cittadini siano uguali innanzi alla Regione Campania, noi coltiviamo il sogno che tutto i cittadini maddalonesi siano uguali innanzi ala Comune di Maddaloni.

A proposito di concretezza, non crede che l’interlocuzione con l’ente idrico campano rappresenti una svolta?

Allora, debbo premettere che noi maddalonesi siamo speciali: spendiamo un sacco di energie nelle polemiche e non nelle cose utili. Detto ciò, le dichiarazioni del sindaco De Filippo sgomberano il campo. è Luca Mascolo il nostro interlocutore e con lui certamente possiamo recuperare 25 anni perduti. E quale è la novità?

Nutre perplessità in merito?

Si attribuiscono al presidente Mascolo doti di salvatore. Credo che sia esagerato. Come esagerata è la rivendicazione del sindaco di aver impresso una svolta amministrativa dopo 30 anni. Tutto qui. Perchè ancora una volta, come appena si scende sul terreno della concretezza, affiora che queste diatribe non portano a nulla. Ancora non c’è nulla di concerto da un punto di vista progettuale, E’ tutto da costruire: le ipotesi progettuali, gli impegni finanziari, la competenze sul piano di evacuazione per le esondazione, le competenze sulla gestione delle conseguenze igieniche-sanitarie. Chi è il referente nella gestione di questa problematica? Ecco, i cittadini sono interessati a questo. Altro che polemiche attribuzioni di paternità: dedichino le istituzioni maddalonesi, con dedizione e spirito di servizio, a tutelare il proprio territorio e i residenti.

Redazione