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Dal 22 al 25 maggio la nuova edizione della kermesse letteraria che celebra i linguaggi della cultura contemporanea in luoghi storici e suggestivi. Al famoso giornalista-conduttore di “Report” il premio principale dedicato al primo documento in volgare

Uno dei Festival più belli ed apprezzati sul territorio nazionale, sta per celebrare una nuova intensa edizione con importanti novità ma soprattutto con lo stile di sempre. Un Festival cresciuto così tanto nel tempo, capace di dislocarsi per tutto l’anno con incontri e dibattiti per poi celebrare il suo cuore pulsante nella tradizionale cornice di fine maggio. Saranno quattro le giornate che scandiranno la 19^ edizione del “Capua il Luogo della Lingua“, il Festival letterario diretto da Giuseppe Bellone che dal 2005 celebra i linguaggi della cultura contemporanea nei luoghi più suggestivi di Capua, la città del Placito capuano, primo documento scritto in volgare datato 960 d.C.

Gli appuntamenti si svolgeranno maggiormente al Museo Archeologico Provinciale Campano, simbolo del ruolo di capoluogo culturale che Capua ha sempre avuto come testimone privilegiata del passaggio della Storia nella nostra Provincia di Caserta e che quest’anno celebra i 150 anni dell’istituzione del Museo, oggi diretto da Gianni Solino. Tra le novità di maggiore interesse di questa edizione del Festival, il grande coinvolgimento delle scuole locali che saranno parte attive delle giornate dedicate alla kermesse

Giuseppe Bellone, storico direttore artistico del Festival della Lingua di Capua

Mercoledì 22 Maggio alle 18.30 ad inaugurare la rassegna sarà il musicista Marco Zurzolo che incontrerà il pubblico nell’Auditorium della chiesa del Gesù Gonfalone dedicato a Giuseppe Martucci, il grande compositore e Maestro d’orchestra capuano. Con la partecipazione del Liceo Musicale di Capua “L. Garofano”, l’artista si racconterà attraverso il suo libro O fischio ca nun fa paura edito da Colonnese Editore. A condurre la serata, ricca di parole e musica grazie all’Orchestra Martucci diretta dal Maestro Giancarlo Perna, saranno Nicoletta Ferace, presidente dell’Associazione “Giuseppe Martucci” partner della serata, e la giornalista Mariamichela Formisano, responsabile della comunicazione di Capua il Luogo della Lingua Festival.

Una giornata all’insegna della musica che prenderà il via alle 17.30 nell’ Auditorium Martucci del Gesù Gonfalone dove si parlerà dell’istituzione del Premio Giuseppe Martucci con l’assessore alla Cultura del Comune di Capua Vincenzo Corcione, con la presidente dell’Associazione “Giuseppe Martucci” Nicoletta Ferace e con il musicista e docente al Conservatorio Giuseppe Martucci di Salerno Dario Deidda, presidente di Giuria del Premio Giuseppe Martucci. 

Marzo Zurzolo

Giovedì 23 maggio alle 18.30 sarà la volta della scrittrice e attivista dei diritti umani Sabrina Efionayi che, con il suo libro Addio, a domani. La mia incredibile storia veraedito da Einaudi, incontrerà il pubblico al Museo Campano. In collaborazione con il Liceo Salvatore PizziCittà Irene – Cooperativa di solidarietà sociale ONLUS e Centro Fernandes, l’incontro sarà condotto dalla docente Daniela De Rosa e dal presidente della Onlus “Città Irene ” Savino Compagnone. Prima dell’incontro con Sabrina Efionayi, sarà proiettato al Museo campano “Il viaggio” lo slide show del fotografo di fama internazionale Giovanni Izzo che da 25 anni documenta il dramma dell’immigrazione, attraverso le immagini di chi è fuggito dalla guerra ed è approdato in Italia. A parlare di Castelvolturno sarà  Antonio Casale direttore del Centro Fernandes 

Sabrina Efionayi

Venerdì 24 maggio alle ore 18.30 al Museo Campano arriverà Lorenzo Tosa che, con oltre 740mila follower e 1,2 milioni di persone raggiunte ogni mese, è il secondo giornalista più seguito in Italia, il che lo rende uno degli influencer più seguiti, apprezzati e discussi del web. Tosa incontrerà il pubblico insieme agli studenti dell’IT Giulio Cesare Falco di Capua per parlare del suo libro “Vorrei chiederti di quel giorno. Vita e morte di un ragazzo che era mio padre” (edito da Rizzoli, un romanzo che è anche denuncia dello stigma che ancora circonda la malattia mentale. Con lui la scrittrice Marilena Lucente e il direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’Asl di Caserta Gaetano De Mattia.  

Oltre a Ranucci, incontri-dibattito con il musicista Marco Zurzola, l’attivista dei diritti umani Sabrina Efionayi e lo scrittore Lorenzo Tosa. Grande coinvolgimento delle scuole fortemente voluto dallo storico direttore artistico del Festival, Giuseppe Bellone

Dopo i saluti del direttore de Mattia Vincenzo Iorio, responsabile del Centro Diurno di Capua (Palazzo Fieramosca), e Maria De Sipio, referente progetto Sala Lettura di Palazzo Fieramosca per Capua il luogo della Lingua,  racconteranno l’anno appena trascorso dalla inaugurazione della Sala lettura all’interno dell’Unità Operativa di Salute Mentale di Palazzo Fieramosca a Capua, frutto del protocollo firmato tra l’Asl di Caserta e Capua il Luogo della Lingua  Festival. A precedere l’incontro, alle 17.30 l’Istituto Tecnico Giulio Cesare Falco presenterà il video documentario “Capua luogo della lingua madre” realizzato dall’Istituto Capuano per il Progetto Ecomuseo 2024. A chiudere la giornata ci sarà lo spettacolo dal titolo “Un sogno chiamato Museo scritto diretto e interpretato dall’attore capuano  Jury Monaco, con Simona Orlando, Antonio Magliocca, Pasquale Chiummariello, e prodotto dal Museo Campano

Lorenzo Tosa

Sabato 25 maggio alle 18.30 al Museo Campano, a chiudere il “primo tempo” del Capua il Luogo della Lingua Festival 2024 sarà il giornalista Sigfrido Ranucci al quale verrà consegnato il PREMIO PLACITO CAPUANO 2024. L’assegnazione del riconoscimento sarà anche l’occasione per parlare del suo ultimo libro “La scelta” edito da Bompiani al pubblico e agli studenti del liceo Salvatore Pizzi di Capua, partner del Premio. L’incontro sarà moderato dalla docente Daniela De Rosa e dalla giornalista Mariamichela Formisano. Il popolare giornalista-conduttore di “Report“, la famosa trasmissione d’inchiesta di RaiTre, si aggiunge al prestigioso albo d’oro di vincitori del Premio.

A partire dalle 18 e fino alle 21 il cortile coperto e la Sala delle Madri del Museo campano accoglieranno i visitatori con un evento speciale: “Dalle Matres Matutae alle Matrone romane: Storia del vino nell’Ager Falernus”. Visita guidata a cura di Raimonda Rossi, archeologa, degustazione di Primitivo, Falerno, Mamurrae a cura di Azienda aemmepagliaro.

Giuseppe Montesano (al centro), vincitore del Premio nel 2023

IL PREMIO PLACITO CAPUANO 

Il Premio Placito Capuano, istituito nel decennale del festival (2014) e che da allora connota ogni edizione del “Capua il Luogo della Lingua Festival”, viene assegnato a “una personalità del mondo culturale che attraverso il suo lavoro, in vari modi e con vari linguaggi e declinazioni, dia un contributo importante alla diffusione della lettura e del senso critico in Italia”. Hanno ricevuto il Premio negli anni scorsi la scrittrice Dacia Maraini (2014), il regista Matteo Garrone (2015), l’attore e scrittore Marco D’Amore (2016), lo scrittore Maurizio de Giovanni (2017), lo scrittore Lorenzo Marone (2018), il regista Saverio Costanzo (2019), il cantautore, scrittore e poeta Roberto Vecchioni (2020), il linguista Domenico Proietti (2022) e lo scrittore Giuseppe Montesano (2023).

Vincenzo Lombardi