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MADDALONI- Una vergogna senza fine. Un atto di degrado urbano, sociale ed educativo senza pari e inqualificabile. Ancora una scuola assediata dai rifiuti. Ancoro una spazio riservato ai più piccoli, e quindi ai più indifesi, alle mamme, alle famiglie, ai docenti trasformato un ina indecorosa discarica a cielo aperto. Una comunità e una città, che utilizza gli spazi adiacenti alle aree educative in pattumiera, non merita il futuro e soprattutto non merita i bambini che del futuro sono gli unici legittimi cittadini. La otta contro la discarica, lungo le mura perimetrali, è stata combattuta nell’area perimetrale posteriore del plesso, materno ed elementare, «Sandro Pertini». E ora, le medesime scene si vedono presso la San Domenico in viale Europa: erbacce, spazzatura, vetro, plastica, rifiuti di ogni genere, tutto mescolato insieme. Altro che sforzi educativi. Altro che progetti di socializzazione. Altro che lotta contro il degrado. Bisognerebbe chiedere scusa ai più piccoli che ogni mattina sono costretti ad ammirare un simile panorama. Dove sono gli adulti?

Consigliere Tenneriello, Maddaloni a tutta monnezza?

E’ sconcertante la rassegnazione con cui si convive con tanto degrado. Mi aspetterei una dura presa di posizione dei genitori: a pochi metri da una scuola dell’obbligo, c’è il sacrosanto diritto ad un ambiente salubre. Mi dispiace anche per i residenti che convivono con un simile abbandono.

E’ una chiamata alla ribellione?

E’ una chiamata all’indignazione. Al cospetto del degrado urbano, non valgono le opinioni, i personali convincimenti o la logica dell’appartenenza politica. Ci sono solo solo due categorie: i civili che curano il territorio e gli incivili. Contro questi ultimi è necessario reagire. Così, come è inaccettabile che il Comune, che giustamente ha celebrato in pompa magna l’inaugurazione della nuova scuola, non intervenga per una pulizia immediata.

Imputa anche al comune questo stato di abbandono?

Si anche al comune. Fatevi un giretto presso il plesso abbandonato dell’ex Agazzi. Qui, lo squallore, le erbacce e il degrado strutturale sono senza freni.

Redazione