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Antonella Piccerillo (Lega) interroga la Giunta regionale: «Siamo l’unica Provincia della Campania a riscontrare problemi»

Riceviamo e pubblichiamo

Sembrerebbe un film dell’orrore ma non lo è: interminabili ritardi, procedure anomale e impossibilità di ottenere chiarimenti dagli uffici del Genio Civile di Caserta vengono segnalati dai professionisti, i quali si trovano limitati soprattutto nelle procedure di deposito delle pratiche per l’ottenimento della c.d. autorizzazione sismica.

Un modus operandi tutto particolare, quello degli uffici del Capoluogo di terra di Lavoro, per niente simile a quello adottato dagli uffici omologhi delle altre province campane che, infatti, non pare vantino arretrati considerevoli. Tra l’altro, secondo disposizioni dall’alto, sembrerebbe che i funzionari entrino nel merito delle pratiche invece che limitarsi a un controllo formale della documentazione allegata alle stesse e che consentano l’accesso solo tramite appuntamento ed esclusivamente per consegnare vecchie integrazioni.

I recapiti telefonici del suddetto ufficio, presenti sul sito della Regione Campania, o non sono attivi o, peggio, a rispondere sono persone senza le dovute qualifiche o comunque pronte a risolvere le problematiche dei tecnici; infine, le comunicazioni a questi ultimi avvengono costantemente oltre i termini fissati dalle norme vigenti.

«La situazione è insostenibile e ha bloccato gran parte del comparto edilizio privato» — afferma il Consigliere regionale della Lega, Antonella Piccerillo – «La Giunta regionale ci dica quali soluzioni è disposta ad adottare al fine di scongiurare conseguenze sul lavoro di seri professionisti che oggi si trovano un blocco di oltre 1600 pratiche. Il divario tra Caserta e le altre provincie di Salerno, Napoli, Benevento e Avellino è incredibile: mentre a Salerno impiegano meno di 3 mesi a rilasciare autorizzazioni, siamo l’unico capoluogo di Provincia a essere limitato nelle procedure di avvio lavori e con tempi di rilascio che superano l’anno. E’ inaccettabile il disinteresse da parte della Giunta regionale che sta facendo orecchie da mercante a una situazione che oramai va avanti da anni. Vogliamo sapere se è vero che le procedure siano difformi e, se si, quali siano le ragioni. Ma vogliamo conoscere anche le conseguenze registrate fino a oggi, perché se i problemi sono burocrazia e carenza di personale dobbiamo impegnarci fin da subito per semplificare i regolamenti e rafforzare l’organico».

Redazione