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All’interno dell’attività commerciale, erano posti in vendita oltre 600 confezioni, contenenti oltre 30.000 pezzi tra gadget, materiale scolastico e accessori di cartoleria per bambini, privi delle avvertenze di sicurezza nonché del marchio della comunità europea

Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Benevento, nell’ambito dei servizi d’istituto
finalizzati al contrasto alla commercializzazione di prodotti contraffatti e non sicuri, ha sottoposto a controllo
un’attività commerciale a San Giorgio del Sannio (BN), gestita da personale di etnia cinese, all’esito del quale
sono stati sottoposti a sequestro prodotti non conformi agli standard di sicurezza.
In particolare, all’interno dell’attività commerciale, erano posti in vendita oltre 600 confezioni, contenenti oltre
30.000 pezzi tra gadget, materiale scolastico e accessori di cartoleria per bambini, privi delle avvertenze di
sicurezza nonché del marchio della comunità europea, requisito indispensabile per gli operatori economici
europei al fine di attestare la conformità dei prodotti ai requisiti di sicurezza e salute previsti dalla normativa
comunitaria. I prodotti del valore commerciale di circa 3.000 euro sono stati posti sotto sequestro ai sensi della
Legge 689 del 1981 e al titolare è stata contestata una sanzione amministrativa che si aggira dai 1.500 euro
(misura minima) a circa 10.000 euro (sanzione massima).
Gli articoli individuati e sequestrati, quali penne, matite colorate, diari e righelli, erano sprovvisti anche delle
avvertenze e modalità d’uso in lingua italiana, e delle indicazioni relative alla natura dei materiali impiegati e del
Paese d’origine. Tali informazioni sono richieste dal legislatore al fine di garantire al consumatore finale la
consapevolezza della qualità del prodotto e il suo utilizzo in piena sicurezza.
La merce, importata da un Paese extracomunitario senza i preventivi controlli di sicurezza, comporta profili di
criticità di natura economica in quanto causa un danno all’economia nazionale, generando fenomeni di
concorrenza sleale. Inoltre, può risultare potenzialmente pericolosa per l’ambiente e per la salute dei
consumatori, in particolare dei bambini proprio per l’assenza di garanzie che certifichino la sicurezza dei
materiali utilizzati e le procedure attuate per la fabbricazione.

Redazione