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MADDALONI- (di Elio Bove) Sembrava una provocazione, ma alla fine tutto il Consiglio Comunale ha puntato forte sulla mozione di Angelo Tenneriello di istituire un campus universitario nell’ex Caserma borbonica Annunziata. Approvata all’unanimità, ora si passa ai fatti. Il medico maddalonese è il primo a crederci sulla fattibilità della sua proposta. “Nella mozione c’è tutto, a partire da dove reperire i fondi”, precisa il Consigliere, che non si sottrae alle richieste di chiarire ai cittadini come muoversi.

Allora, dott. Tenneriello da dove vogliamo partire?

“Dall’ottimo lavoro finora portato avanti dall’on. Antonio Del Monaco. Bisogna dargli merito che è stato capace di smuovere la situazione, con il primo risultato della messa in sicurezza del sito borbonico. Anche se non è della mia parte politica, ha fatto chiaramente capire che bisogna infondere nei cittadini lo sfizio di provarci”.

E adesso quale strada bisogna percorrere, per assicurare alla macchina un viaggio nella giusta direzione?

“Prima di ogni cosa bisogna mettere da parte le bandiere politiche. L’unica bandiera da sventolare è quella della città, che è in debito con l’università. Siamo stati abbastanza penalizzati quando è nata l’università a Caserta ed ora bisogna farsi sentire”.

Non c’è solo l’Università: Demanio e Comune sono due pezzi importanti per realizzare quanto da lei presentato nella mozione.

“E’ vero e bisogna chiarire i motivi. Il Demanio vincola l’immobile per il solo scopo culturale, mentre il comune dovrebbe cambiare destinazione a quella che oggi è un’area F3, vale a dire un’area di interesse pubblico. Se non ci sarà questo cambio di destinazione, muoiono tutti i bei propositi finora messi in cantiere”.

Quindi ci sta dicendo che il destino dell’Annunziata è nelle mani del Sindaco e della maggioranza che lo sostiene?

“Assolutamente no! Il Sindaco con la sua maggioranza già si è espressa in Consiglio. La volontà è chiara. Ora bisogna convogliare quelli che credono in un percorso virtuoso e di grande prospettiva per la città. C’è bisogno di tecnici, di soggetti pubblici e privati, di cittadini volenterosi e soprattutto della politica”.

Lei ha indicato anche la Regione quale punto di riferimento per l’iniziativa.

“Chi è informato sa che a maggio dello scorso anno e a gennaio di quest’anno sono stati sottoscritti gli atti integrativi per gli Accordi di Programma per le Infrastrutture per i sistemi urbani, che mirano alla programmazione e all’attuazione di iniziative finalizzate alla promozione del recupero e del miglioramento della qualità urbana delle città. Non va dimenticato, inoltre, che per la programmazione 2014 – 20 dei fondi Strutturali e di investimento europeo, la Regione Campania punta su un disegno strategico unitario, che tutela e valorizza il patrimonio culturale”.

Quindi da dove si dovrebbe partire?

“Sicuramente dall’immobile ex Caserma Annunziata per conoscerlo, valutarne le potenzialità, esplorare le possibili forme di insediamento ad uso didattico, culturale, amministrativo, valutare i necessari interventi di ripristino, restauro, recupero, adattamento architettonico, urbanistico ed immobiliare”.

Redazione