00 4 min 3 anni
Si sperimenta una fiscalità di vantaggio e un’economia circolare. Provvedimento che premia, al momento, la minoranza di utenti che regolarmente paga i rifiuti

MADDALONI- C’è la firma dopo l’alluvione di annunci. Arriva il «cashback della Tari». La tassa, pagata da un’esigua minoranza (47 %nel 2020), adesso è conveniente. Grazie ai principi dell’economia circolare e ai criteri della fiscalità di vantaggio può essere restituita al 100% della Tari a quanti sono in regola con il pagamento della Tari, conferiscono correttamente i rifiuti e non hanno ricevuto multe di carattere ambientale. Tramite la «Remunero Card», sulla quale viene accreditato l’equivalente pagato con la cartella Tari, con ’intero importo, che potrà essere consumato in più soluzioni e potrà essere utilizzato con sgravi massimi del 30% per ogni singola spesa fino all’esaurimento del credito. C’è un unico vincolo: si può utilizzare solo nei negozi del territorio. Il comune non ha onesi per il servizio. Ma ha il vantaggio di rendere conveniente la Tari che diventa “tassa a costo zero”. Ed ha l’obiettivo dichiarato di ridurre l’evasione e l’elusione.

Criteri di adesione

Il tutto è reso possibile da un accordo (firmato oggi pomeriggio dal sindaco De Filippo, in versione di sindaco nonché sociologo, massmediologo, economista e fustigatore dei costumi locali) e l’ideatore di Remunero Federico Orlando), che avrà una durata di cinque anni. Il soggetto privato svilupperà un progetto “Smart and green reward” in condizioni di non esclusività. Inoltre, l’adesione da parte dei contribuenti al circuito proposto da Remunero è volontaria e avviene nel pieno rispetto della privacy e dei dati personali.

La rivoluzione a metà

Nel territorio dell’evasione di massa, si è virtuosi soprattutto se si paga la tassa più evasa. E vincere la sfida dell’evasione già sarebbe un grande risultato. Ma il progetto Remunero è molto di più: si inquadra nelle ben più ambiziose politiche di ottimizzazione del ciclo della raccolta dei rifiuti; del miglioramento ambientale e dell’ottimizzazione dei conferimenti. E qui non ci siamo proprio. Onestamente, non si può chiedere ad una squadra che lotta per un posto in serie A anche la qualificazione alla Champions League. E’ tecnicamente e praticamente impossibile. Ma al momento, bisogna essere realisti. Si parte dall’economia di vantaggio che potrebbe portare tre risultati eccellenti: riduzione dell’evasione, convenienza della Tari e immissione nell’economia cittadina di almeno quattro milioni di euro.

Cosa manca?

Manca chi certifichi la corretta raccolta differenziata. Manca un recapito della raccolta differenziata e manca il tracciamento dei rifiuti. Se questo esistesse davvero si potrebbe parlare di rivoluzione. Ma stiamo parlando del futuro che deve venire. E’ nel progetto industriale del nuovo appalto Nu la tracciamento dei rifiuti, codice a barre, prodotti da ogni singolo utente. Quindi se ne parla, se va tutto bene, nel 2022. Intanto, la Tari diventa conveniente. E questo, francamente, non è poco.

L’intervento di Gianpiero Zinzi

Redazione