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MADDALONI- I sindacati (Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl FAT, Orsa, Fast, Crsa) fanno muro unitario per chiedere chiarezza sul futuro dello scalo merci Maddaloni-Marcianise. E pure il sindaco Andrea De Filippo non si tira indietro.

Andrea De Filippo

Sindaco, dall’inaugurazione piena di speranza dell’ottobre 2018 per il Treno merci veloce Fast, si è passato ad un clima di preoccupazione per il piano industriale e i ritardi nei progetti di rilancio. Come vive questa fase?

Francamente, il tempo delle schermaglie e delle dichiarazioni di circostanza è scaduto. Aspetto come sindaco, e con me anche le parti sociali, che si concretizzino dall’ottobre 2018 cioè dall’inaugurazione del treno merci, i progetti di rilancio della base logistica. Credo, senza presunzione alcuna, che l’emergenza Covid-19 abbia accelerato l’urgenza di un confronto ai massimi livelli.

Anche i comuni e i terreitori vanno coinvolti?

Non potrebbe essere diversamente pur nel rispetto della diversità dei ruoli.  Poche chiacchiere: parta il confronto tra i comuni interessati, Rfi, Polo Mercitalia e la parti sociali.

Sindaco, da sempre, ripete che lo scalo merci è stata una grande promessa mancata, un vero torto per il territorio. E’ ancora di questo avviso?

Non è una mia convinzione ma un fatto oggettivo. Il progetto originario aveva ben altri numeri e ben altre potenzialità, produttive e occupazionali. Tutte puntualmente disattese. Se dico che siamo parte lesa dico una verità che è sotto gli occhi di tutti.

Quindi che fare, oltre a recriminare per giuste ragioni?

Si possono fare tante cosa. Personalmente lancio una provocazione.

Quale?

Se Rfi e Mercitalia non hanno progetti e piani di sviluppo chiedo, in qualità di sindaco e a nome di un comprensorio che ha sacrificato un milione e  mezzo di metri quadrati di terreno fertile in cambio di uno sviluppo economico e occupazionale mai decollato, la restituzione dell’intera area e della infrastruttura. Con altri soggetti e altri imprenditori tenteremo strade alternative per dare dignità e ristoro alle nostre comunità.

Pensa che sia una proposta ricevibile?

Penso che sia una legittima proposta-provocazione. Adesso, vogliamo confronti serie progetti fondati. Passeremo a breve ad una fase di sollecitazione pressante indirizzata a tutte le istituzioni e la parti coinvolte partendo ovviamente dai comuni e dai territori.

Redazione