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MADDALONI- E’ tutto sommato una buona notizia: soldi disponibili, quantunque vincolati in Banca d’Italia per la messa in sicurezza sismica degli edifici, trovati in qualche angolino del bilancio comunale. Si tratta di 715 mila euro che di questi tempi, vista la complicata fase post dissesto finanziario, è ossigeno puro per il territorio.
Per saperne qualcosa di più ne parliamo con Giuseppe D’Alessandro, assessore ai lavori pubblici.
Come sia possibile che, dopo tanti anni, siamo ancora alle prese con residui della mitica legge 219, cioè quella per la ricostruzione del dopo terremoto?
C’è una doppia spiegazione. La prima da tempo, e con particolare intensità in queste settimane, è in corso una minuziosa analisi dello stato patrimoniale dell’ente. E’ da queste ricerche e studi, già corroborate da segnalazioni pregresse, che sono emersi questi fondi.
E la seconda spiegazione?
La fase delle istruttorie per le pratiche, in alcuni momenti, è stata particolarmente complessa. Da qui è scaturita una lungaggine burocratica che ha portato a questo risultato che oggettivamente impone un cambio di passo.
Nel senso che questi soldi possono ancora essere utilizzati e messi a disposizione della città?
I fondi sono vincolati. E qualsiasi progetto, opportunamente elaborato, deve essere finanziato dalla Banca d’Italia con una destinazione che non può essere difforme dal vincolo originario del finanziamento.
Insomma, non si potrebbe costruire una piscina, per fare un esempio paradossale, ma solo opere di consolidamento sismico?
Esattamente. E dico di più: solo interventi su strutture che hanno subito fenomeni di compromissione della tenuta statica. C’è da studiare per ottimizzare l’impiego di queste risorse.
La proposta di procedere all’adeguamento sismico dei plessi scolastici, è fattibile?
Certo. Va presa in considerazione opportunamente redatta. C’è un patrimonio immobiliare pubblico, anche di età veneranda, che ha bisogno di manutenzione.
Come valuta questa storia di finanziamenti dimenticati?
Non valuto, prendo atto e ci mobilitiamo per recuperare il tempo perduto e dare riposte al territorio. A ciascuno il suo ruolo.

bocchetti