(di Amelia Ziccardi) La scuola è ripartita ma ci sono ancora molti nodi da sciogliere
Molti sono stati i proclami anche della classe dirigente ma la realtà è che si è in ritardo su molti fronti e si è agito con molta “miopia”
L’intenzione è quella di adottare misure drastiche, sacrificando ancora una volta piccole imprese
Ma nonostante gli 8 mesi durante i quali si potevano ipotizzare tutti gli scenari possibili e le relative soluzioni, sembra che il vertiginoso aumento di contagi, ci abbia colto di sorpresa
Eppure c’era da aspettarselo
Ebbene in 8 mesi la situazione della sanità campana, come quella della scuola, non è cambiata.
Si è pensato a sperperare in prefabbricati inutilizzati, con respiratori polmonari con istruzioni in tedesco, ad approvvigionarsi di banchi singoli, con rotelle, come se fosse la soluzione di tutti i pericoli da contagio.
Si poteva fare molto di più:
in 8 mesi si poteva assumere personale medico per far fronte alla seconda ondata, che tutti prevedevano,
in 8 mesi si sarebbe potuto risolvere il problema del trasporto pubblico, vero luogo di possibile contagio ( sono un’insegnante e so cosa sta succedendo sui mezzi pubblici)
in 8 mesi si poteva pensare che sarebbero state necessarie molte più dosi di vaccino antinfluenzale, introvabile a meno che non si sia parenti e amici di medici di base corrotti o personale ASL ancora più “infedele”
in 8 mesi si poteva prevedere un modo più veloce per verificare i casi sospetti COVID senza che fosse necessario pagare di tasca propria un tampone o un sierologico per poter entrare in servizio ( io, ripeto, come insegnante, aspetto ancora la chiamata dell’Asl per il sierologico che mi avrebbe permesso di prendere servizio il 1 settembre, quindi, responsabilmente, l’ ho effettuato a pagamento)
in 8 mesi si potevano potenziare le reti per effettuare, seppur costretti, una didattica a distanza efficace
Le responsabilità di tutto questo ricadono su tutti, da chi governa il territorio, a chi ha la responsabilità di realtà più piccole, che siano aziende ospedaliere, scuole, e via dicendo
A nulla valgono gli sforzi di Dirigenti testardi e appassionati che continuano a far di tutto perché la scuola vada avanti in sicurezza, offrendo tutte le opportunità di formazione richieste dall’utenza, facendo fronte, con grande volontà, alle mancanze del governo centrale, come il Dirigente scolastico Giovanni Rispo della scuola media Basile di Giugliano, che preso atto dei ritardi nella consegna dei banchi previsti per ottemperare alle normative anti Covid, ha deciso di tagliare i banchi biposto,stessa soluzione adottata dalla Dirigente dell’ Istituto superiore Lombardi di Airola, Maria Pirozzi, che, non paga di ciò, è riuscita, orgogliosamente, a far ripartire da lunedi 12 ottobre, anche le lezioni dell’indirizzo MODA, con l’apertura del plesso in via Matteotti, grazie alla collaborazione dell’ Amministrazione provinciale beneventana, al Sindaco Michele Napoletano di Airola, ma soprattutto in virtù del lavoro e del sacrificio di tutto il personale scolastico
Non è possibile ora, vanificare l’impegno di coloro che hanno profuso le loro energie per ripartire, siano essi Dirigenti scolastici, piccoli imprenditori, lavoratori autonomi, facendo pagare loro errori commessi da altri
Unicuique suum sia che si tratti di meriti che di demeriti