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MADDALONI- A che punto è la crisi, occupazionale e finanziaria, all’Interporto? Su un binario morto, in un vicolo cieco, nulla di nulla. Il presidio continua. La presenza delle forze dell’ordine di scorta ai cantieri continua pure. La situazione è paradossale: non esiste nessuno spiraglio di trattativa, di chiarezza sulla situazione finanziaria (fatta risalire alla inchieste in corso) e nessuna iniziativa delle imprese nell’attivare i cantieri in sospeso. Nulla di nulla anche sul fronte Regione: le richieste di avviare un tavolo di crisi restano senza risposte. Quella dell’Ugl, quella successiva del sindaco di Maddaloni Andrea De Filippo e quella più polemica del parlamentare Antonio Del Monaco (Movimento Cinque Stelle). Quando non ci sogno nastri da tagliare, inaugurazione da fare e o slogan da divulgare in cerca di spazi sui media tutti a scappano a gambe levate. Insomma, i tagli dei nastri tricolori si e i problemi no. E quindi ci tocca, ancora una volta, raccontare dell’ennesimo contatto ruvido, nervoso, con toni accessi tra le forze dell’ordine gli edili disoccupati. Come appena gli edili (quelli occupati) hanno cominciato a lavorare presso un altro cantiere è cominciata la contestazione. Sono intervenuti la Polizia e i carabinieri per sedare gli animi. E così la storia infinita continua.

Redazione