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MADDALONI- A Maddaloni la Lega c’è: ha aperto i battenti e inaugurato la sede. Non pervenuti gli attesi contestatori, la sinistra che sopravvive a se stessa nell’ecosistema virtuale di facebook e gli indignati da tastiera. E’ rimasto inesorabilmente deluso chi si aspettava una mobilitazione di piazza. Ma la realtà è ben altra ed va ben oltre. Convocato alla cerimonia inaugurale con lo stato maggiore legista territoriale (presenti il coordinatore regionale Cantalamessa, provinciale Mastroianni, il senatore Barbaro e la sottosegretario Pina Castiello) anche il sindaco Andrea De Filippo che vede crescere nella sua maggioranza una forza organizzata. La Lega punta ad incrementare il suo peso specifico nella maggioranza ,a soprattutto il suo potere derivante dal radicamento sociale, dalla capacità propositiva e dalla forza di sindacato territoriale. Non è dato sapere se De Filippo sia contento. Ma ha detto ufficialmente: “E’ un fenomeno da salutare con molta soddisfazione la trasformazione delle compagini civiche in partiti organizzati e strutturati. C’è bisogno di partecipazione e di partecipazione organizzata mediata anche dai partiti”. Nessuna abiura del passato. Si diventa leghisti in virtù di un programma che riecheggia i principi ispiratori che furono di Alleanza nazionale e del congresso fondativo di Fiuggi. Non a caso nella sede di corso I Ottobre capeggia la foto del duca Alberto Tixon de Viduares, indimenticato leader della destra locale e insuperabile cacciatore di talenti della boxe. L’ultima riflessione è per Peppe Vigliotta, nuovo coordinatore cittadino. Bersagliato da epiteti irripetibili e ingiurie gratuite, non si tira indietro. “Molti confondo gli attivisti della Lega –spiega- con le caricature fatte da certi mezzi di comunicazione. Mi sono iscritto alla lega quando abitavo a Cremona. E posso testimoniare che i leghisti attivisti sono persone interessate alla qualità dei servizi esistenti sul territorio, alla vivibilità, all’ambiente, alla salute delle aziende, ai problemi dell’occupazione e dei giovani. Hanno l’ossessione della difesa della vivibilità. Questi sono argomenti che valgono ovunque da Milano ad Agrigento. Vogliamo che questi temi diventino agenda e azione politica anche a maddaloni. Aspettiamo i detrattori nel confrontarsi su questi temi. Certamente non possono farlo i fossili viventi di certa sinistra locale che hanno distrutto e sepolto questo territorio e le speranze della sua gente”.

bocchetti