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MADDALONI- La prima volta di mons. Pietro Lagnese al Villaggio dei Ragazzi. Questa mattina, il neopresule casertano ha presenziato alla messa in ricordo della nascita del fondatore don Salvatore D’Angelo. L’occasione è offerta dalla celebrazione del 101esimo anniversario della nascita. Una celebrazione, insieme a quella del centenario, condizionata dalla pandemia. Ma è lecito pensare che oggi, dopo tanti momenti difficili, don Salvatore sarebbe contento. Contento perché, proprio oggi, riprende vita anzi ritorna a vivere una delle sue creature più amate: quell’asilo o sezione di scuola materna (con annesso nido) che è stata una delle sue ultime opere ma anche uno dei fiori all’occhiello di cui andava fiero. Insomma, il Villaggio dell’accoglienza, dei servizi, delle riposte al territorio e dell’offerta formativa di qualità. Tutto insieme secondo i dettami del sistema preventivo ispirato a san Giovanni Bosco. Sarebbe contento, perché si ripete l’antico e mai dissolto legame con la Curia vescovile. Una storia, anch’essa quasi secolare, costellata da qualche delusione come il mancato inserimento della fondazione tra gli enti diocesani. Ma mai don Salvatore è venuto meno all’obbedienza e mai quel cordone ombelicale è stato reciso. Forse, soprattutto oggi che si sta lavorando alacremente per pianificare un possibile nuovo futuro e la ripartenza del Villaggio. Una nuova sfida che, nel solco della tradizione, deve essere affrontata e vinta insieme alla Curia vescovile. Così come la sfida alla pandemia, che se posta sotto controllo, coinciderà con l’avvio ritardato delle celebrazioni del centenario del fondatore. Oggi, si è concretizzato l’auspicio del commissario straordinario Felicio De Luca di “poter presto accogliere accogliere mons. Lagnese al Villaggio per avviare un’intensa e proficua collaborazione nel solco già tracciato dai suoi predecessori”.

Redazione